Il potere è nelle parole

Il potere è nelle parole
Mi rende felice scrivere libri. Perdippiù ...ne uccide più la penna che la spada...

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mercoledì 23 dicembre 2015

L'albero di Buon Natale

Buon Natale a tutti. Mi piace augurare a tutti salute, felicità e soldi quanto basta perchè ne avanzino sempre un po'. In questo 2015 molte cose sono andate -personalmente- in modo diverso dal previsto... e così lo ricordo/erò come l'anno degli 'imprevisti'. Ma anche come un anno in cui ho fatto un sacco di cose nuove che non credevo di poter fare. La cosa più bella? Sandra. Avevo scritto di lei nel mio libro  ... ed anche quest'anno mi ha detto "...è incredibile, mi porti fortuna... ". Sembra che la storia tenda a ripetersi, a volte.
Si si, lo so... sono in ritardo con i miei libri ed ho un sacco di post non pubblicati; diciamo che ho dato priorità agli imprevisti. Tanto i post non scappano, sono lì. Per quanto gli argomenti possano sembrare 'dimenticati' dai media, io li scrivo per 'promemoria generale'. Un esempio? Non ho pubblicato niente sul Bilderberg, (ma ci metto qualche immagine qui sotto... giusto per ricordare chi c'è per l'Italia... e di cosa si è discusso...). O sul 'salvataggio' delle banche. O su Vale-Lorenzo. Ci ritornerò... come su tutto il resto. Basta sedersi al computer. 
Soprattutto auguro a tutti di ricordare il clima eccezionale di quest'anno; mia madre, classe 1933, non ricorda un'estate tanto calda e secca ma nemmeno un autunno/inverno come quello di questi ultimi mesi. 
10-12 gradi in dicembre ... in Friuli, sono una cosa fuori dal normale; magari ci si può fare qualche domanda...


 
Auguroni a tutti

Enzo



domenica 22 novembre 2015

Libertè, Egalitè, Fraternitè

Oltre una settimana ininterrotta di bombardamento mediatico sulla (seconda) strage di Parigi (di quest'anno) è veramente insopportabile... E non datemi del cinico, per favore. Sarebbe potuto capitare (anche) a me. Certo, ci sono il dolore e la rabbia per quanto è successo; ma mi risultano ancora più grandi per quanto viene 'mediatizzato'. "Siamo in guerra"; "guerra al terrorismo" ... sono frasi già sentite.
Ripetute all'ossessione l'11/09/2001. Adesso, la stessa storia si ripete, anche se in uno scenario un po' diverso.  E così, mentre i 'media' ci distraggono con resoconti sulle indagini, sulla vita dei terroristi, sulle falle di comunicazione tra le varie 'forze dell'ordine'... in pochi si preoccupano di dare una risposta ai vari cartelli 'Pourquoi?' disseminati a Parigi. Eh sì, il 'Perchè?' non interessa a nessuno... forse perchè non viene spiegato dai 'media'. Ho già scritto molto su oro, petrolio, soldi, guerra ... ( quiqui,  quiqui,  e qui, ....) e così mi limito a ripetere poche cose: durante lo scandalo "Wikileaks" emerse che 'Berlusconi è il delfino di Putin in Europa'. E Burlasconi è stato tolto di mezzo. Guarda caso aveva fatto degli accordi anche con Gheddafi. E anche Gheddafi è stato tolto di mezzo. L'obiettivo di quanto successo in Francia non è la Francia... è Putin (cioè la Russia). Non si tratta di Isis o di Siria o di terrorismo. Si tratta di soldi, petrolio, armi e controllo delle risorse energetiche (leggi gasdotti ed oleodotti). La Russia ha avuto 2 aerei civili abbattuti ('Ucraina-Crimea e il Sinai-Siria'), ha perso l'amico Burlasconi (non è più leader del governo ed il suo potere politico è ormai irrilevante), ha perso l'amico Christophe Margerie (Total, francese, deceduto all'aeroporto di Mosca), e perderà anche ' l'amico siriano ' Assad (che probabilmnte verrà sostituito da qualche 'filoamericano').
Perchè ? Per le 'pipelines' di gas e petrolio. O meglio, per il loro percorso (fuori o dentro la Siria). E il terrorismo? Basta guardare il film  "911 Fahrenheit" di Michael Moore. E' una scusa per la guerra. La 'sicurezza' è una scusa per le leggi marziali, per il controllo militare totale, per la riduzione delle libertà. In questo pot-purri di pensieri mi viene da citare Robert Kiyosaki : "The more security you seek, the less free you are. That's why maximum security jails exist".

Vive la France e buon weekend a tutti
Enzo

lunedì 16 novembre 2015

Paquito e il Vatileaks 2

Oggi si continua a parlare degli attentati di Parigi e così il "Vatileaks 2" passa in secondo piano... Scriverò (poco) degli attentati a Parigi in altra occasione; per ora 'ripesco' questo post, preparato in 'tempi non sospetti'. Aahh, la religione... uno dei 4 tabù (sesso, soldi, politica e religione).
Eppure... è così semplice da capire. Mi riferisco in particolare a quella cattolica, che sembra essere la religione 'nazionale' visto che il Vaticano è ubicato in Italia. Tempo fa (oltre un anno) avevo visto un bellissimo video su youtube e l'avevo salvato tra gli argomenti del blog in attesa di scrivere a proposito del Vaticano. Arriva l'occasione (il  Vatileaks " 2 " , dopo quello del 2013..) e vado su youtube a ripescare il video (di Daniel Estulin, autore del libro "Il club Bilderberg, la storia segreta dei padroni del mondo"). Oh, oh, ... il video non c'è più; mi rimane solo
il titolo nella memoria del pc : "El Vaticano SIEMPRE ha sido una empresa de negocios, lo de la religion es secundario".  Così, per tutti quelli che gridano allo scandalo e che si stupiscono lascio solo questo 'titolo' di un video che non c'è più.
Il Vaticano è un'impresa, uno Stato in affari, punto.  ... e prima di Bertone c'era qualcun'altro a vivere in quell'immenso (per un solo uomo) appartamento e così per tutti gli altri appartamenti e 'burocrati' del Vaticano.
Il 'sistema' non esiste da un anno o da dieci anni. Punto. Se poi guardiamo il vero significato di 'finanza'...
poniamo una fine amichevole alle controversie sul 'Vatileaks' ... perchè quando colleghi il 'percorso' del denaro alla questione, ... non c'è più niente da discutere, diventa tutto chiaro.
Chiunque sia il Papa e qualsiasi cosa il Papa dica. Se -come ha detto Papa Francesco- "Usare il nome di Dio per uccidere è una bestemmia..." beh, la chiesa cattolica ne ha dette (e fatte) parecchie, di bestemmie. Nel corso della sua (lunga) storia, naturalmente.
Pare anche che rubare documenti sia un reato. E 'usare' i soldi dell'elemosina per altri scopi ? Che cos'è?

Attenzione: non sto qui a criticare; il mio lavoro è solo quello di farti pensare... nient'altro.


Felicità
Enzo

giovedì 15 ottobre 2015

Oro e soldi

 Un amico mi ha spedito un link
http://www.armstrongeconomics.com/archives/38069 che conduce all'articolo qui sotto. Argomento : il cosiddetto 'gold standard' o -in italiano- 'convertibilità aurea' o 'parità aurea'. Mmm... questo tipo di articoli mi fa sempre un po' paura, un po' mi fanno arrabbiare ed un po' mi trovano d'accordo. Come al solito la verità non c'è, oppure è 'mascherata'. A volte è distorta. L'articolo in questione risponde ad un lettore :

Vediamo un po' : "It is not because of fiat" è incorretto. E' proprio colpa delle 'valute a corso legale (o corso forzoso)'. Anche 'This is because of the debt gone wild' è incorretto. Il debito è 'legato' alla cosiddetta 'fiat currency' (valuta a corso legale). La moneta E' debito. Ogni singola banconota E' un debito. Più banconote si  stampano... più il debito aumenta. 'This would never have happened during a gold standard' è anch'esso incorretto perchè anche durante il cosiddetto 'gold standard' (convertibilità aurea delle banconote) ... il problema stava (e sta tutt'ora) da un'altra parte. 
Ed ecco dove sta la verità, ma non viene nemmeno nominata... : 'A gold standard would never prevent a debt crisis for money is always LEVERAGED in debt. If you deposit $100 the bank will lend that out to someone else, and two accounts will show $100 when there is only $100 in actual money. It does not matter if that $100 is gold coin, soybeans, cattle, or paper'.
Chiamando tutto questo col suo nome, basta dire 'riserva frazionaria'. Armstrong usa delle parole stupende per definirla :  "money is always LEVERAGED in debt".

Dice anche un'altra mezza verità : "It is the politicians who blow it up, regardless of what you call money". E' una verità a metà perchè non spiega il motivo per cui i politici 'siano i colpevoli delle crisi finanziarie'. In inglese lo chiamano 'deficit spending'. In italiano si chiama 'rapporto deficit/Pil al 3%'. E' semplicemente una legge di poche righe: "Lo Stato può spendere più di quanto incassa". In natura (economica) nessuno lo può fare. Tranne ... chiedendo un prestito. Tutto qui. Un cittadino 'x' può indebitarsi per un po' e fino ad un certo limite, ma non oltre... perchè oltre il limite ... morirebbe di fame. Lo Stato no. Regolarmente spende più di quanto incassa. Perdipiù in Italia più che spendere... direi che sperpera.
Ecco, non mi vanno giù questi articoli 'politically correct' perchè lasciano il lettore nell'ignoranza. ... ah già... non glie ne frega niente a nessuno. Ma almeno a quei pochi a cui interessa ... mi sembra doveroso spiegare con dovizia di dettagli.

Vuoi veramente sapere dove nasce il problema? Ok, è semplicissimo:

1. Moneta-debito emessa dalle Banche Centrali.
2. Riserva frazionaria.
3. Spesa pubblica perennemente deficitaria per legge.
4. Sistema petrodollari.
5. Assenza di un 'controllore' monetario verso 'l'emissore monetario'.
6. Ignoranza finanziaria TOTALE del 98% delle persone.
7. Esclusione della cittadinanza dall'iter legislativo.
8. Apatìa generalizzata dei cittadini.

'Si, ma io non ci posso fare niente... ' .... Anche questo è incorretto. ... Tu puoi intervenire sul punto 6. Sarebbe già un grandissimo passo in avanti, credimi.   Credimi sapendo che ... magari mi sbaglio...





Felicità
Enzo

martedì 6 ottobre 2015

Il prezzo del pane

Quando la moglie è in vacanza... tocca al marito fare la spesa! E così l'estate scorsa (... finita da poche settimane ahinoi...) ho 'frequentato' più di qualche negozio. Un giorno in particolare avevo del 'tempo da perdere' e così me la son presa con calma, osservando con più attenzione del solito prezzi, prodotti, espositori, impiegati, commesse e l'insieme del supermercato in generale. Non che a Cividale del Friuli i supermercati siano grandi grandi, ma comunque si chiamano così, perchè ci si trova un po' di tutto, come in un mercato. Tra le altre cose, ho comprato del pane e della carne e... mi son cadute le braccia! 
Pane: 3,98 al kilo (quello a 2,90 nei sacchetti forati era finito); sottocoscia di tacchino 2,50 al kilo, braciole di maiale sui 4,50 al kilo, carne di pollo da 4,50 a 7,00 al kilo e poi a salire altri tagli di carne bovina (costate, fettine scelte, filetti, etc.) fino ai 12, 16, 17 euro al kilo (prezzi all'incirca, a memoria, ok?). Non era tanto per i prezzi in sè che mi son cadute le braccia, ma per le differenze -minime- tra il costo al kilo del pane e quello di alcune carni. Mi sono chiesto: "... ma da quando in qua il pane costa più della carne? "  Il grano ci mette si e no 6 mesi a maturare, ma un animale (per la carne) almeno 8-12 mesi, ...almeno. C'è qualcosa che non va. Da qualche parte veniamo 'derubati' quotidianamente ("Padre Nostro... dacci oggi il nostro pane QUOTIDIANO....") e/o dall'altra parte qualcuno viene sottopagato per il suo lavoro ed i suoi prodotti. 

 Non ho trovato una logica per il prezzo del pane e non la trovo tutt'ora. Ho anche cercato un po' in rete e sembra che il fenomeno non sia un'esclusiva della mia zona, ... anzi! La rete conferma: il grano costa 0,21 al kilo e una volta macinato si ottengono circa 800 gr. di farina (circa 0,70 al kilo, la farina). 
Mah... spero che qualcuno lasci un commento al post per darmi una spiegazione logica sul prezzo del pane,  prima che sostituisca il mio 'pane quotidiano' con della 'carne di tacchino quotidiana'.

Felicità
Enzo


giovedì 1 ottobre 2015

Ciao Pietro

Il necrologio dice "Z'Buogham Petar", che -nella sua e mia lingua natìa- significa "che il Signore sia con te Pietro" o "che il Signore ti accompagni Pietro". Quando ero bambino era il saluto equivalente al 'ciao' che diciamo in italiano; un augurio di 'buona giornata', un 'salve' e un 'arrivederci', ma anche un augurio di 'buon lavoro' o di 'ogni bene'. Di sua figlia Ingrid ho parlato in questo post, ma di Pietro Qualizza non serviva parlare. Tutto ciò che faceva sembrava 'normale' o al limite 'un po' strano'. Adesso che Pietro non è più tra noi, tutte queste cose all'apparenza normali assumono un'altra luce, un'altra prospettiva. Nel suo piccolo, nel suo poco, ha fatto molto. La prima cosa che mi è venuta in mente quando ho appreso la notizia è stata "Quien non vive para servir, no sirve para vivir". E Pietro ha vissuto per servire gli altri. 
Dai titoli sui giornali si può pensare ad un 'secessionista', 'artigiano edile', 'direttore di un coro', esperto di 'ASE e iconografia ortodossa', 'difensore dell'ospedale'. In realtà Pietro era una persona comune dotato di una cosa rara: passione. La passione è amore+sofferenza ed è forse questo che la rende rara. Il coro? Negli anni 80 non aveva nome o maestro, eppure esisteva; si provava e basta, in chiesa, una volta alla settimana. 
Il coro esisteva per tenere viva una tradizione: le messe cantate durante le ricorrenze religiose. Pietro c'era. Ed ha vissuto per tramandare le tradizioni dalle generazioni precedenti a quelle di oggi. Ma c'era anche quest'estate per sfalciare la strada e per organizzare la sagra del paese. E c'era ogni giorno per assistere la mamma di 94 anni (forse 95). Il suo coro ha recitato pure in un film, ma forse in zona lo sanno in pochi, troppo pochi. Secessionista? Forse quando ti 'scontri' con la burocrazia, con un sistema 'impastoiato', con problemi decennali che non si risolvono mai... quando non ti lamenti e fai qualcosa per risolvere i problemi, beh, ti possono anche dare del secessionista. 
Ricordo quando qualche anno fa, in strada, gli ho detto "La tua idea di 'Repubblica indipendente delle Valli' non è poi così difficile da realizzare: bastano 4 sbarre ed è fatta. Una a Ponte S.Quirino, una sul ponte di Purgessimo e due al Trivio di Castelmonte".  "Mi prendi in giro?" Ha risposto. "No Pietro, ti sto solo passando un'idea". "Mi sa che dovremmo parlare più spesso..." Concluse.
Con i suoi difetti (e chi non ne ha?) ha sempre messo in luce il suo maggior pregio: il fare. E per questa piccola comunità Pietro ha fatto molto. Al rosario in sua memoria, il paese era invaso di auto e la chiesetta di S.Lucia non poteva contenere i presenti. Non oso pensare quante persone parteciperanno al funerale. Vorrei averlo detto io, ma si tratta di un proverbio: "Quando nasci, sei l'unico che piange, circondato da un sacco di persone che ridono. Vivi in modo che alla tua morte sia tu l'unico col sorriso sulle labbra, circondato da un sacco di persone che piangono". Ecco, lui ha vissuto proprio così.


Ciao Pietro, manchi di già
Enzo

Giubileo straordinario

Tra qualche mese inizierà il Giubileo straordinario indetto da Papa Paquito (io lo chiamo così, col diminutivo che i latinoamericani usano per chi di nome fa 'Francisco', in senso molto affettuoso). E che c'è di strano? Vediamo un po': l'ultimo Giubileo 'straordinario' risale al 1983. L'ultimo 'ordinario' al 2000. Entrambi indetti da Papa Giovanni Paolo II. Però, ben pochi cristo-cattolici sanno cosa sia il Giubileo, da dove venga e a cosa serva. Molti sanno che se durante il Giubileo (chiamato anche Anno Santo, dai cattolici) ti rechi in pellegrinaggio a Roma (dove viene aperta una delle 4 porte murate di altrettante basiliche) ottieni l'indulgenza plenaria e tutti i tuoi peccati vengono perdonati. Indulgenza contro pellegrinaggio, quindi. 
Mmm.... La persona migliore per spiegare il Giubileo è... un parroco. Cioè qualcuno che ha fatto degli studi religiosi approfonditi. 
Prova a chiedere ad un parroco. Se però non chiedi... nessuno te lo spiega, nemmeno Papa Paquito. Cosa sia il Giubileo non l'ho mai sentito spiegato nè in chiesa, nè nelle ore di religione a scuola, nè dal Papa in qualche omelia o durante qualche viaggio apostolico. E' un vero peccato, perchè con la folla che ascolta il Papa ogni domenica... sarebbero migliaia le persone sollevate "dall'ignoranza religiosa" in un solo colpo!
Comunque... il Giubileo viene dalla tradizione -anche religiosa- ebraica che stabiliva che ogni 50 anni la terra dovesse riposare un anno. Lo scopo 'pratico' era di rendere più produttivi i raccolti successivi, ma quell'anno serviva in realtà per la restituzione delle terre confiscate, la liberazione degli schiavi, e la remissione dei debiti,  per 'livellare' le differenze tra il  'troppo ricco' e il 'troppo povero'.
E qui viene il bello, perchè bisogna ricordare che, per i cattolici, prestare denaro era peccato. Ma per la religione ebraica no ("non presterai denaro con interesse a tuo fratello, presterai denaro con interesse allo straniero"). Così, tra gli ebrei succedeva che qualcuno prestasse del denaro e che qualcuno non riuscisse a ripagare il prestito, nonostante il creditore gli avesse già confiscato tutti i suoi beni per 'recuperare' il credito. In quel caso, il debitore diventava schiavo del creditore, per tutta la vita.
Ecco, il Giubileo serviva per evitare che i figli degli schiavi dovessero subire povertà e schiavitù per colpa dei padri e li poneva in 'condizione di parità' con i loro genitori con la re-immissione al possesso delle terre (che i genitori stessi avevano perso). Per questo si celebrava ogni cinquant'anni: per evitare che l'eventuale schiavitù passasse da una generazione all'altra. I debiti venivano cancellati e le terre restituite ai figli.
I cattolici lo recitano ogni domenica : "Padre nostro che sei nei cieli.... dacci oggi il nostro pane... e rimetti a noi i nostri DEBITI, come noi li rimettiamo ai nostri debitori....".
Ma non hanno idea di cosa stanno recitando...
Ed ecco l'inghippo : oggi il Giubileo rimette tutti i peccati... ma nessun debito. 
Ma che strano....

Infine, l'etimologia di 'giubileo' viene dalla parola ebraica 'Jobel' o 'Yobel' che indicava il corno (normalmente di un ariete) che veniva suonato per annunciare l'inizio dell'anno di riposo della terra. Con 'giubilo', si indica appunto la 'felicità' per la liberazione dalla schiavitù e -per i cattolici- per la remissione dei peccati. 
Pensate che giubilo generale se tutti i debiti venissero rimessi... Ma forse, per quelli, non basterebbe nemmeno Draghi....

Felicità
Enzo                       

martedì 29 settembre 2015

EXPOnenziale

Ormai dell'Expo di Milano ne han parlato tutti e non fa quasi più notizia; è senz'altro un evento importante per il Paese e non solo; una certa risonanza internazionale ce l'ha ed il lavoro fatto per la sua organizzazione è stato immenso, così come le cifre spese ed il genio di questi itaglioni che all'ultimo momento fan tutto. Non voglio sembrare un pessimista incallito o un criticatutto per forza, ma proprio non riesco a digerire le contraddizioni di un evento che si propone di 'risolvere' il problema agro-alimentare nel mondo. C'è una cosa, piccola piccola, che andrebbe fatta al posto dell'Expo, a costo zero, per essere appena appena coerenti. Posso dire che dovrebbero cominciare col farla in Francia, dato che è lì che l'ho 'scoperta' la prima volta. 
Mi riferisco alle tonnellate di cibo che vengono 'legittimamente' sprecate ogni giorno. Dico legittimamente perchè esistono leggi che lo impongono... Verificare per credere. Del pane nell'immondizia ho già scritto ma è ancor peggio il cibo 'scolastico' che viene giornalmente gettato in spazzatura (Francia docet). Tutto ciò che resta nelle mense scolastiche viene buttato a fine pasti. Per legge. E non sono gli 'avanzi' nei piatti dei bambini, ma il cibo 'rimasto in pentola', mai servito.
Quest'estate volevo prendere un paio di ciuffi di insalata dal cassonetto di un supermercato (erano ciuffi un po' appassiti e con qualche foglia marcia) come cibo per i conigli che mia madre alleva per passatempo più che per passione. Tanto per risparmiarle un po' di fatica.
Niente da fare. Non si può. Il responsabile del 'servizio' verrebbe licenziato se me lo permettesse. O mi dovrebbe accusare di furto.
Eh sì, forse prima di parlare di Expo sarebbe opportuno eliminare o riscrivere qualche legge. In Italia e Francia senz'altro, e in chissà quanti altri Paesi, visto che ormai anche le legislazioni tendono ad essere 'globalizzate'
Scusatemi tanto ma queste contraddizioni (mi riferisco alle migliaia di ettari 'cementificati', ai corsi d'acqua persi per sempre etc.) nessun Expo può farmele digerire, per quanto imponente, costoso, risonante, stupendo, bellissimo possa essere. Chissà, forse Maslow si sbagliava nel definire il cibo come un bisogno primario...
Felicità
Enzo
 
 

lunedì 28 settembre 2015

Economia e lavoro

Se sei in cerca di lavoro perchè 'l'economia è in crisi', magari queste righe ti faranno riflettere... o arrabbiare... o trovare lavoro... o cambiare vita. In questi giorni ho spiegato a delle persone care cosa significa 'spirito critico'. Altro non è che chiedersi 'perchè?' O, detto in altro modo, 'porsi delle domande' sulle cose. Ho così proposto un mio pensiero per spiegare lo spirito critico nei confronti del lavoro... giusto per 'agitare gli animi'. Senza nessuna pretesa. Solo per 'amor di spirito critico'. Siete avvisati. Ecco la 'storiella'.....  Diciamo che alla (ex) Fiat c'erano 100 persone che lavoravano; producevano auto e utili all'azienda. "Utili" significa che alla fine di ogni anno l'azienda vedeva aumentare il saldo del proprio conto corrente dopo aver pagato fornitori, stipendi, contributi, tasse, etc.  ok? Bene, ... dopo un certo numero di anni, gli utili erano sufficienti per automatizzare una parte della produzione e così l'azienda li ha spesi per comprare dei robot. Ora, per produrre lo stesso numero di auto e gli stessi utlili, non sono più necessarie 'tante ore di lavoro', ma -diciamo- il 70% in meno (di ore di lavoro): i robot -lì dove sono- fanno tutto da soli, 24 su 24. 

Che succede? Beh... se pensiamo come 'ci hanno insegnato' ... una buona parte dei 100 dipendenti verrà licenziata. Diciamo che toccherà a 50 dipendenti. Non dimentichiamo che l'azienda, con i robot, produce le stesse auto e gli stessi utili di prima che i robot ci fossero, ok? Però, così facendo, avendo meno stipendi da pagare, gli utili non sono gli stessi, ma aumentano! E 50 dipendenti rimangono senza reddito e senza soldi e senza 'lavoro'.

Però... se usiamo un po' di spirito critico ... potrebbe anche succedere che ... 100 dipendenti conservano il proprio 'posto di lavoro', lavorando -a parità di stipendio- il 70% di ore in meno.
Diciamo che adesso lavorano tutti e cento, solo 3 ore al giorno invece di 8. E l'azienda produce le stesse auto e gli stessi utili. Gli utili non aumentano. No. Però aumenta in modo stupefacente il tempo libero dei dipendenti, che ora possono spendere più ore per giocare a calcio, o andare in bici, o fare i compiti con i figli, o leggere un libro o andare al cinema con la fidanzata... e il loro stipendio non viene ridotto! E' lo stesso di quando lavoravano 8 ore al giorno. Le macchine, (la tecnologia) servono a far lavorare di meno l'uomo; servono a rubargli le 'ore di lavoro' in modo che le possa usare per qualcosa di diverso dal 'lavoro'.

Ecco, questo è un po' di spirito critico... nient'altro. E dovremmo poter continuare... col chiederci 'perchè lavoriamo sempre di più anche se la tecnologia ha fatto dei passi da gigante?' ... e quindi... dovremmo praticamente essere capaci di vivere da signori con qualche ora di 'lavoro' al giorno. 
O no? .... ...e come si definisce chi lavora ogni giorno tutti i giorni senza riuscire a progredire se non a malapena sopravvivere? (non ditelo troppo in giro ma la risposta esatta è ...'schiavo'... )

Secondo me (e primo te) probabilmente mi sbaglio, come al solito...

Felicità
Enzo

venerdì 25 settembre 2015

Giving thanks

                                            
Maybe I'm a little late, maybe not, who knows? It seems that the concept of 'being late' depends on the Country where you live, but also on the people with whom you deal with, and the people itself...   So... I would say that's never too late to thank. No matter the rest. I have to thank many people for many reasons, but right now there is one person who deserves all of my thankfulness.
About the 10th of august I received the news that my book "The money tree" was on-line in Chinese and I must say that it's been a great emotion to see Amazon's.cn  page with my book's image on it. To me it's been a milestone. A dream put into reality. Something big. And you know what? All this thanks to one person: mrs. Liping Fan - Sossi; in 'western' words just 'Lisa'. Thank you Lisa. I'll be grateful to you forever for this. Thanks for your patience, your willingness and your hard work. 
谢谢
Xie Xie 
Enzo

martedì 22 settembre 2015

Tsipras d'autunno

Ieri è finita l'estate e, vista la data dell'ultimo post, direi che mi son fatto proprio delle belle vacanze. Ho un sacco di cose da scrivere, ma approfitto della 'ri-elezione' di Tsipras per ricollegarmi al penultimo paragraffo scritto in luglio: " ... Morale? La Grecia verrà 'acquistata' da mani straniere (per un tozzo di pane) ..... "
Bene, non ci è voluto molto, ai tedeschi, per comprarsi gli aeroporti greci: meno di un'estate. Ed in che periodo? Ma sotto ferragosto naturalmente. 14 aeroporti – tra i quali quello di Salonicco, il secondo per importanza, in Grecia. 

E come mai la Grecia 'vende' i suoi aeroporti? E' una parte delle condizioni improrogabili per lo sblocco dei pacchetti creditizi di circa 86 miliardi di euro. Il bello? Gli aeroporti sono solo una delle tappe, visto che Atene dovrà privatizzare beni "pubblici" per  50 miliardi. Ecco, i numeri sono questi: per avere in prestito 86,50 (circa) 'vendo' 14 aeroporti per 1,23 miliardi. Per 40 anni non sono più 'miei'. Però riceverò 23 milioni all'anno dalla società tedesca e -forse- il 25% degli utili. 
Ma non li posso controllare perchè non ho alcun ruolo nella società di gestione...
Mmmm... 14 aeroporti - 1,23 mld contro 86 mld. Ma se per 14 aeroporti 'prendo' 1,23.... cosa devo vendere per arrivare a 50 ? 
Mi tocca vendere tutto quello che ho.
Ma non è tutto. Ai tedeschi compro pure qualche sommergibile e un po' di carri armati (con gli 86,50 che mi presteranno....)

....Ho capito che probabilmente mi sbaglio di nuovo ... e anche questo l'avevo già scritto...



Ri-benvenuto Tsipras. Assomigli pure al nostro Renzie....


Felicità
Enzo                              
                                                           
                    

martedì 14 luglio 2015

Greferendum....

Beppe Grillo ha sbandierato ai 4 venti il referendum greco come esempio di democrazia diretta. Alla class CNBC (il video è sul suo blog) ha detto testualmente: "....non è l'effetto, è il mezzo, il referendum, cioè i cittadini decidono del loro immediato futuro. E' una visione della politica completamente diversa da quello che è oggi. Oggi Tsipras che è un politico deve parlare di politica con un banchiere..." . Mi permettete? Sono caz...e. I cittadini greci avevano deciso per il 'no' alle condizioni del negoziato imposte dalla Troika. 'Deciso' per così dire. Hanno votato. Ma ha deciso Tsipras. Ed ha 'deciso' molto diversamente da come i suoi cittadini hanno votato. Ha deciso 'il banchiere' o ha 'deciso' Tsipras' ? O hanno 'deciso' i cittadini greci? Io dico che ha deciso il banchiere. E voi?

Democrazia diretta? Una balla. Il negoziato? Una farsa. ERA GIA' TUTTO SCRITTO E TUTTO DECISO.
Draghi ha detto: 'L'Italia non è un problema... viaggia su un binario....' Era il governo Monti ed il binario era il 'fiscal compact' da 60 miliardi all'anno, a scalare, per i prossimi 20 anni (... quasi una generazione). Draghi ha anche detto: 'La Bce... nella sua posizione di indipendenza... ' Era qualche settimana prima dei negoziati finali con la Grecia. Ah, però! La Bce è 'indipendente' ! (La grecia no!). Sempre Draghi, ha detto che '...l'euro è irreversibile...'.
Ripeto, le immagini della Grecia non sono quelle di un film di Spielberg... le code ai bancomat (bank run), il controllo dei capitali (60 euro al giorno), il taglio delle pensioni (massimo 120 euro..)... sono la realtà. Una realtà voluta e programmata da tempo. 
E' spiegato molto bene in questo video (https://www.youtube.com/watch?v=p5Ac7ap_MAY), che ho 'inserito' nel post  'Lezione di economia' del 04 dicembre 2014. Per caso non è esattamente quello che sta succedendo? Sì, è proprio quello che sta succedendo.
Non solo era già tutto scritto e deciso... è già stato sperimentato!  E qual'è il prezzo? Licenziamenti di massa, privatizzazioni, tagli alle pensioni... Morale? La Grecia verrà 'acquistata' da mani straniere (per un tozzo di pane) ed i Greci saranno gli schiavi. (E per chi non se ne fosse accorto noi itaglioni lo siamo già...). Ma Renzie dice che l'Italia 'ha fatto le riforme'. Io dico che 'i banchieri hanno programmato la schiavitù delle varie Nazioni'... La Grecia non può 'svalutare' la moneta (l'euro)? Ok, basta 'svalutare' gli stipendi, le pensioni, svendere i 'gioielli' di famiglia, licenziare un po' di medici ed infermieri... ed ecco che... la Grecia
potrà 'ripagare' il suo debito! (Ah no, si dice 'Riacquistare competitività', perdon... )
Anche 'sta qua è una balla. Il 'debito' è: Sistemico, Crescente, Inestinguibile. E' stato 'disegnato', 'ingegnerizzato' così.
 
Ma non ci crederai mica, no? E' uno scherzo. Eppoi ... probabilmente mi sbaglio...
Felicità... ,
Enzo