Il potere è nelle parole

Il potere è nelle parole
Mi rende felice scrivere libri. Perdippiù ...ne uccide più la penna che la spada...

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lunedì 22 dicembre 2014

Buon Natale a tutti

Buon Natale a tutti. Prima di "staccare la spina" per  qualche giorno, ci tengo ad augurare buone feste e ringraziare tutti gli amici, lettori, conoscenze e tutte le persone che mi sono care. Ho sempre una marea di persone a cui essere riconoscente per l'aiuto e per gli insegnamenti, per le parole di conforto nei momenti duri. Per i complimenti sul lavoro, per le bevute in compagnia e per le serate in pizzeria. Ma anche per dire che "ci rivediamo presto". Vorrei scrivere di più sul blog, vorrei... tante cose in più. Ma poi prevale la semplicità dei saggi: "si fa quello che si può".
Un augurio particolare va anche al nostro "governo", particolarmente attivo ad approvare leggi-fregatura sotto le feste (a fine anno) e sotto ferragosto (le vacanze). Gli auguro di non legiferare "in fretta e senza leggere i testi" ed anche di "non votare senza sapere cosa stanno votando". Gli auguro buon Natale, di andare a casa; di prendersi una vacanza anche lui. Possiamo passare delle ottime feste anche senza il governo.

Buon Natale per ricordare che dovremmo ricordarci il giorno natale di Gesù.
Da bambino conoscevo solo Gesù bambino (scusate la ripetizione..).
Poi è arrivato Babbo Natale.
Conoscevo la Domenica dei Re magi.
Poi è arrivata la befana.
Conoscevo il giorno dei morti.
Poi è arrivato Hallowen

Oggi cerco di conoscere il Natale come "il giorno per stare con i tuoi".

Come regalo, ho fatto e mi sono fatto "L'albero dei soldi"  in inglese. Spero di riuscire a pubblicare anche la versione in spagnolo entro due giorni, proprio prima di Natale. Un grazie a Lisa ed Erika perchè senza di  loro non ci sarebbero stati ne l'uno ne l'altro.


Buon Natale
Enzo
                                                    

giovedì 11 dicembre 2014

Soldi per Natale

Non voglio essere pedante e chiedo scusa a tutti ma proprio non mi va di sopportarlo. A proposito dell'uscita dall'euro, leggo sul blog di Grillo: "Quando si parla di ritorno alla sovranità monetaria, quindi di una moneta sotto il controllo dello Stato italiano e non di entità bancarie .... ..... Meglio per le banche private ammazzare il debitore che rinegoziare. Il debitore, l'Italia, ha invece l'interesse contrario. L'Italia ha un avanzo primario di circa 40 miliardi prima di pagare gli interessi sul debito."Quanto ci costa rimanere nell'euro?". Comunque troppo e senza nessuna ragione."  E ancora:  "Il referendum consultivo per uscire dall'euro si può fare. Per poterlo indire è necessario approvare una legge costituzionale "ad hoc" come già avvenuto nel 1989 quando si richiese agli italiani se volevano dare o meno facoltà costituente all'Unione Europea: ...."   E ancora:  "....Dall'entrata in vigore dell’Euro il saldo positivo della bilancia dei pagamenti della Germania è uguale a quello negativo dei paesi periferici come Spagna, Italia, Grecia, Portogallo, Irlanda, Cipro. In altre parole è avvenuto un trasferimento netto di ricchezza da periferia a centro con un gioco a somma zero per l'Eurozona nel suo complesso. ... "  E ancora:  "Il debito pubblico è una sorta di mito, su di esso girano voci, falsità, mezze verità. Questa percezione sfumata, inafferrabile, fa del debito pubblico uno strumento molto utile nelle mani di chi governa. Il debito pubblico serve allo Stato per finanziare la spesa pubblica non coperta dalle tasse dei suoi cittadini. In altre parole, quando lo Stato spende a deficit (spesa > tasse) chiede in prestito i soldi che le tasse non forniscono. ..."

Quest'ultima affermazione (che ho evidenziato in rosso) è una falsità/mezza verità di quelle che Grillo menziona qualche riga prima: il debito pubblico rappresenta gli interessi della moneta-debito. Nient'altro. ... E' stato grazie ad un video di Grillo che è nata la mia curiosità sul denaro, e oggi mi chiedo perchè non lo faccia semplicemente rivedere tale e quale, o perchè non faccia notare che era stato ripreso anche da Zerohedge.com...  Sì, le mezze verità ci sono... purtroppo anche Grillo (oggi, nda) le dice. Il referendum dei 5 stelle non è sull'euro. E' su una legge che darebbe valore ai referendum "consultivi". E' UN'ALTRA COSA !!! La bilancia dei pagamenti della Germania NON C'ENTRA NIENTE CON QUELLA DEGLI ALTRI PAESI. La verità è che il vecchio Marco tedesco, è stato svalutato poco prima dell'entrata in vigore dell'euro, mentre altri Paesi hanno dovuto sopravvalutare (ma i guru dicono "rivalutare") la propria moneta per poter "entrare" nell'euro. La Germania è "competitiva" perchè opera con una moneta svalutata rispetto a 15 anni fa!! Punto. Perchè usare tanti paroloni e cercare tanti giri di parole per una cosa che si spiega in due righe? Non è vero che "è meglio per le banche private ammazzare il debitore che rinegoziare...". Se uno ti deve soldi e non li ha, che fai? Lo ammazzi ? Proprio per niente! Quello che fai, invece, è aiutarlo a guadagnare soldi per poterti ripagare. Oppure, se possiede qualcosa, glie lo prendi al posto dei soldi che ti deve. Elementare.
Grillo con quella frase dice una cazzata mondiale. E non è la frase che deve impensierire. Ma il fatto che sia lui a dirla. Perchè sa che non è vero. E' una 'bugia' voluta. Che tristezza.
Allo stesso tempo, dice perfettamente bene che "... si parla di ritorno alla sovranità monetaria, quindi di una moneta sotto il controllo dello Stato italiano...". Tutto lì. La moneta (o meglio, l'emissione ed il controllo della moneta) dovrebbe appartenere allo STATO, non a una qualche banca.
Ancora una volta, ecco che cos'è il debito pubblico "alla maniera di Napoleone", con due disegni:











 
Felicità
Enzo


Frottole Natalizie

Ho trovato questo in un articolo di qualche giorno fa (http://www.trend-online.com/inte/crash-finanziario-mercato/2.html).
"...  l’Economia, adesso è stata scavalcata, stanca, da ciò che si è rivelato il vero governo mondiale, quello delle Banche Centrali. Che si tratti di un disegno più o meno orchestrato, resta il fatto che Fed, BoE, BoJ, BCE e addirittura la Banca Popolare Cinese, si sono date il cambio in una strategia che ha il solo scopo di mascherare ciò che ormai è chiaro a tutti e cioè che il gioco non reggerà ancora a lungo. .... .... ..... Italia: un mondo di tasse nascoste .... si può guardare a tutta una serie di numeri che invece solitamente vengono ignorati. Un esempio? Si pensi agli oltre 80 miliardi di ammortizzatori sociali erogati dall’Inps, con un aumento continuato delle ore di Cig, o al fatto che i consumi di benzina nel primo semestre del 2013 sono calati del 6,3% e con esso anche il gettito fiscale annesso. .... .... Per questo Renzi (e i suoi predecessori) continuano a sfiancarsi nel dire che le tasse non sono state aumentate. Sicuri? Guardiamo la benzina, prima di dare una risposta. ...
World Economic Forum:  Come si può scegliere di investire in Italia se per la sola autorizzazione ad aprire un distributore di benzina (escludendo ogni altro tipo di permesso) occorrono minimo 6 mesi, sperando che tutto vada bene e non si debba finire nel vortice dei fallimenti come altre 11mila aziende che hanno chiuso i battenti nei soli primi 9 mesi di quest’anno? ... Come pretendiamo di essere competitivi ...  se per il World Economic Forum proprio per competitività siamo al 49esimo posto dopo le isole Barbados ..., siamo al 69esimo posto nella graduatoria delle nazioni più corrotte ....
Questo è il fronte (di guerra) dell’economia, ma spostandoci su quello più squisitamente finanziario, dalla Consob è arrivato un altro allarme: con la crisi Piazza Affari ha bruciato 460 miliardi, quasi il 30% del Pil. In altre parole il valore del mercato italiano è passato dal 47,8% del Pil nel 2007, all’attuale 28,6%. ... Le riforme? Quelle (poche) fatte, stando al giudizio dell’agenzia di rating, daranno benefici solo in futuro. Sempre che per Roma, questo futuro, anche economico, oltre che sociale, esista."


Qualcosa di buono e di vero c'è, nell'articolo. Ma ci sono anche 'distorsioni' informative che fanno paura. Ho da poco pubblicato la versione in inglese del mio libro "L'albero dei soldi" e a proposito dei soldi "bruciati" in borsa... ho (avevo) scritto questo:

"...le informazioni che riceviamo possono creare un’opinione incorretta invece di fornirci un quadro oggettivo. Mi riferisco ai frequentissimi titoli che riportano la frase "Le borse hanno bruciato oggi "TOT" miliardi". I soldi non sono "bruciati", nel senso che non vengono né distrutti, né persi. In realtà, questa massa di denaro cambia semplicemente proprietario, mentre l’opinione generale che si può creare è quella di una "perdita" definitiva di quei soldi. Dal punto di vista giornalistico è una frase ad effetto, mentre dal punto di vista finanziario è inappropriata… "


"In realtà, ecco come funziona, con un esempio semplicistico: "



Dopo aver letto l'articolo di cui all'inizio, mi sono semplicemente detto: "beh, qualcuno comincia a diffondere l'informazione sul vero governo (le banche centrali).. però continua a 'disinformare' sui 'soldi bruciati' in borsa, o da una Nazione...  chissà quando riusciranno a dire semplicemente che 'i nostri soldi hanno cambiato proprietario'... non ci vuole molto per spiegarlo."
Probabilmente mi sbaglio.


Felicità
Enzo

giovedì 4 dicembre 2014

Lezione di ... economia

Ci avviciniamo alla fine di questo 2014 e così è ora di fermarsi un po' (qualcuno lo fa) a rivedere cosa è successo nel corso dell'anno, ma non solo. Personalmente mi piace l'unità di misura di tempo cinese: il secolo. Rivedere cosa è successo in un anno, è come guardare cosa è successo dal minuto 59 al minuto 60 in un lasso di un'ora (la proporzione non è perfetta, ma serve solo per dare l'idea)... Comunque... l'anno scorso era l'anniversario della nascita della Fed : un secolo esatto. Se vogliamo saperne qualcosa... basta guardare questo video. (https://www.youtube.com/watch?v=lu_VqX6J93k)

In questo 2014, invece, l'anniverario è quello della prima guerra mondiale. E' l'anno in cui è morto Giorgio Faletti, un piccolo "grande" uomo. Lo ricordo dalla mia gioventù, come comico alla trasmissione "Drive In". Ricordo anche la sua canzone "Ulula". Ed anche i suoi libri. Credo sia stato il più bell'esempio di "varietà"  delle cose che si possono fare in una vita. Grazie Giorgio, ciao. E' l'anno del mio amico Fabio, scultore.
Lo puoi incontrare da domani... e vedere come lavora. E' un ragazzo come tanti. Ma con un sogno molto più forte di qualsiasi difficoltà. Grazie Fabio. E' l'anno di Elisa Mestroni, che ho conosciuto quest'anno. Professione: incisore. Una simpatica signora ultrasettantenne, artista, che devolve il ricavato delle sue opere alla Associazione Italiana Leucemia (AIL). Una persona come tante. Grande e poco osservata. Ma grande, molto grande nelle sue opere, sia artistiche che di vita. Grazie Lisetta, ho imparato molto. La lezione di economia è questa: la tua passione è la migliore economia, perchè è inarrestabile.
La scorsa settimana ho letto un articolo sul blog di Grillo che non mi era proprio piaciuto... così sono andato a cercare. E ho trovato questo video.... (https://www.youtube.com/watch?v=p5Ac7ap_MAY#t=5534)  ... scoprendo che quanto scritto su quell'articolo era -in fin dei conti- una bazzecola in confronto al "panorama completo". (Il video lo trovi in basso, alla fine del post). Una gran bella lezione di economia.
Ho anche trovato questo, in rete, e mi chiedo quale sia il "mandato" della Bce. 

Tra quanto si scrive negli ambienti 'finanziari' e la realtà delle cose, c'è un abisso di bugie. Grazie sig. Edward Griffin. Bel libro e bel video. Grazie sig. Orwell, per il libro "1984": se fosse qui, vivo, oggi, chissà cosa direbbe...
Infine, per chi non lo avesse notato, il video che avevo inserito nel post  "Grillo su zerohedge" a marzo 2013, non c'è più. Soppresso da chissà chi... Così, vorrei ricordare di approfittare delle 'buone' informazioni, quando ci sono... perchè non ci è dato sapere per quanto tempo le avremo a disposizione. Ma probabilmente mi sbaglio.

Ah, qualcuno mi ha fatto notare che alla pagina "corsi investimenti" c'è solo scritto "man at work"... E già... un corso di investimenti... si fa investendo. Basta contattare il "man at work"...   secondo il principio del garzone che aiuta il falegname per diventare falegname a sua volta....

Felicità
Enzo    
                                            

lunedì 24 novembre 2014

Priorità al lavoro

Mi ricollego al post precedente.... Cosa c'entra il lavoro con la storia del vaso? E' una priorità indubbia, è la cosa più importante per gli italiani. Dobbiamo avere un lavoro. Il governo fa bene. Mmmm... Sono stato invaso da 'collegamenti neuronali' molto profondi ultimamente. Forse perchè mi porgo troppe domande. Forse. Il vantaggio però... è che quando ti poni domande, ti arrivano anche le risposte. Ultimamente ho dato un'occhiata al blog di Grillo e "bum", mi è arrivato un cazzotto nello stomaco: "Un lungo periodo di disoccupazione serve per abbassare gli stipendi" c'è scritto sul suo blog.  Altro che 'priorità al lavoro'. La priorità (cioè quella 'vera', quella nascosta) è abbassare gli stipendi. Così torneremo tutti ad avere un 'lavoro'. In cambio della metà dei soldi che siamo (eravamo) abituati apercepire... Leggere l'articolo, poi, richiede del fegato: vomitevoli le 'cose' proposte, 'vomitevoli' i 'compromessi' che si potrebbero attuare....tutto in nome della competitività, naturalmente.
Poi... ho collegato i vari pezzi del puzzle.... I collegamenti sono arrivati da soli, con la storia del vaso (vedi post precedente): il denaro è importante, giusto? Voglio dire, nella vita di ognuno. E' un sasso di quelli grossi, da mettere dentro il vaso. Giusto? Ok. Ma... nel mio libro l'albero dei soldi ho scritto che non è il denaro, la cosa importante... ma la nostra volontà. Giusto? Giustissimo. (Anche) Comprovato da chi possiede cifre a 6 zeri. Ecco qui il 'collegamento neuronale'.

Prima deduzione: se il denaro è una piccolezza, stiamo sbagliando tutti perchè pensiamo di avere un sasso grosso (il denaro) nella nostra vita (e gli dedichiamo uno sproposito di tempo) mentre in realtà si tratta di... sabbia. Sabbia che ci fa 'restare fuori' dalla nostra vita qualche sasso grosso, ma di quelli veri.


Sì, ma... Enzo... stai dicendo una cazzata...il denaro E' una cosa importante nella vita. Come "metti a posto" questa contraddizione? Semplice... con qualche collegamento neuronale nuovo, che spero risulti chiaro anche ad altri. Non è una contraddizione. E' proprio vero: il denaro è una piccolezza, all'interno della nostra vita, è sabbia. Che noi crediamo sia un sasso grosso. Ma il sasso grosso non sono i soldi: i soldi sono il rimedio. Rimedio al problema del debito pubblico italiano (=patto di stabilità europeo, pareggio di bilancio, ecc. ecc.). La causa del problema è il sistema monetario della moneta-debito, e la soluzione del problema è la sovranità monetaria. Il sasso grosso "dentro" la nostra vita (il vaso) dovrebbe essere questo: la sovranità monetaria, non i soldi. Instaurando la sovranità monetaria, la moneta-debito sparisce. Il debito pubblico sparisce. I soldi non sono più il rimedio al problema, ma la piccolezza che sono in realtà. Fine del problema.



Il vero problema di "soldi" che affrontiamo nel corso della vita non è legato al denaro, ma alla sovranità monetaria. Il denaro (che noi consideriamo un sasso grosso) è in realtà solo sabbia. Sabbia che ci riempie la vita (il vaso) e che ci fa lasciar fuori il sasso grosso della sovranità monetaria (che noi consideriamo sabbia). Dopo averci inculcato alla perfezione che lavoro=soldi attraverso i media, ecco che adesso ci vogliono inculcare il lavoro come soluzione del problema. Ma il lavoro sta al livello di rimedio, non di soluzione. E il problema è sempre quello.



E ... ora siamo capaci di mettere ogni cosa al suo posto nella piramide, qualsiasi cosa. Ed anche di capire se si tratta di un rimedio, di un problema, di una causa o di una soluzione. Vogliamo provare di nuovo?



... ora non resta che fare un esercizio del genere per qualsiasi cosa ci propinino i media e verificare per conto nostro, con il nostro buon senso. Sempre gratuito e disponibile.
Riguarda l'immagine in alto: vogliono che lavoriamo in più (più persone), che lavoriamo di più (più ore) e che lavoriamo più a lungo (fino a 80 anni). Perchè? Per pagare 26.000 forestali (inutili) in Sicilia? Mentre il Piemonte ne ha si e no 300? 
Ah... Alfano ha ragione... deve dare un lavoro sicuro (nel settore "pubblico", "statale") a più persone (più voti), che lavorano di più (ore straordinarie), e che lavoreranno più a lungo (per la continuità di voto).

...Per un momento mi ero scordato del "suo" punto di vista. Che è diverso dal mio. In termini ... di lavoro .... naturalmente.
Probabilmente?


Felicità
Enzo                                               

domenica 23 novembre 2014

Il vaso delle priorità

Questa settimana ho ripensato alla storia del vaso, che a volte uso per insegnare. Alcuni dicono che sia stata una lezione sulla gestione del tempo impartita a dei dirigenti. Altri dicono semplicemente che sia stata una lezione universitaria. Per chi non la conoscesse, eccola qua, in quest'ultima versione:
'Un professore di filosofia, pose sulla cattedra un bel vaso di vetro, sui 5 litri di capacità, per intenderci. Disse ai presenti di porre attenzione. Iniziò la lezione riempendo il vaso con dei sassi piuttosto grossi presi dal cassetto della cattedra. Poi chiese "Il vaso è pieno?"  "Sì" risposero gli allievi. Allora, prese dal cassetto degli altri sassi più piccoli e li mise nel vaso, scuotendolo un po' finche questi si intrufolarono negli spazi vuoti dei sassi grossi.  
"Il vaso è pieno?" Chiese di nuovo. "Sì" risposero di nuovo gli studenti. Allora, prese dal cassetto dei piselli e li mise nel vaso, scuotendolo un po' finche questi si intrufolarono negli spazi vuoti lasciati dai sassi, fino all'orlo.
"Il vaso è pieno?" Chiese ancora. "Oh, adesso sì" risposero di nuovo gli studenti. Allora, prese dal cassetto della sabbia e la versò nel vaso, scuotendolo un po' affinchè il vaso si riempisse fino all'orlo.  "Il vaso è pieno?" Chiese di nuovo. "Ooohhhh. Sì" risposero di nuovo gli studenti.
Allora, prese dal cassetto una lattina di birra e la versò nel vaso. "Il vaso è pieno?" Chiese di nuovo. "Sì, definitivamente sì" risposero ancora una volta gli studenti divertiti e curiosi.
"Quale grande verità ci dimostra questo esperimento?" Chiese retoricamente il prof. "La grande verità che quest’esperimento ci dimostra è la seguente: se non si mettono per primi i sassi più grossi all’interno del vaso, non ci si potrà mettere tutto il resto in seguito. Infatti, se riempissimo il vaso nell'ordine inverso, i sassi grossi rimarrebbero fuori. La metafora è che il vaso è la vostra vita, il tempo che avete a disposizione. I sassi grossi sono le cose più importanti di tutte, gli altri sassi sono cose importanti; i piselli sono il contorno, i dettagli, e la sabbia rappresenta le piccolezze, le inezie"
"Quali sono i sassi più grossi nella vostra vita? La vostra salute? La vostra famiglia? ... Ecco, siamo qui per ricordarci l’importanza di mettere per primi i sassi più grossi nella nostra vita, altrimenti rischiamo di non riuscire a fare ciò che conta nel poco tempo che abbiamo a disposizione. Se diamo priorità alle piccolezze (la sabbia) non potremo dedicarci alle cose che per noi sono veramente importanti. Ricordatevi di porvi la domanda: "Quali sono i sassi più grossi nella mia vita?" E poi metteteli per primi nel vostro vaso. Dedicatevi prima di tutto alle cose che contano sul serio. Definite le vostre priorità, tutto il resto è solo sabbia".
"E cosa c'entra la lattina di birra in tutto questo?" Chiese un allievo. "Ottima domanda" rispose il prof.
"Vedete, per quanto sia piena la vostra vita, per quanto siate occupati, c'è sempre spazio e tempo per bere una birra con un amico. Per oggi è tutto". Il prof. salutò e uscì dall'aula...'

Niente di nuovo, spero. Però mi è tornato in mente quanto ho scritto nel mio libro il potere è nelle parole a proposito di una riunione di lavoro: "...in questa ditta sappiamo solo cercare rimedi ai problemi, ma non trovare la causa. E finchè non troviamo e capiamo la causa del problema, ce l’avremo sempre lì, e noi continueremo a porre rimedi invece di dare soluzioni. Soltanto se scopriamo la causa, possiamo definire una soluzione. In questo stiamo commettendo un errore ... il titolare me lo fece ripetere un paio di volte, fino a quando lo capì bene".  
Eh si, mi sono ricordato di aver detto una cosa molto importante quel giorno. Che non è il "problema" la cosa importante. La cosa più importante, in un "problema" ... è la soluzione. E la cosa importante da fare... è scoprire la causa che lo genera... non trovare un "rimedio".


... lo sapevo... e me lo stavo quasi dimenticando. Così, vorrei ricordarlo anche agli altri. Ne riparleremo al prossimo post....

Felicità
Enzo                                               

lunedì 3 novembre 2014

Tempi d'oro


Parecchi eventi sono accaduti ultimamente, le cui cause ed i cui effetti vengono poco spiegati dai media e di cui la massa è completamente all'oscuro. Non è colpa dei media. E' colpa della massa (a cui non importa niente...). Comunque... tra le notizie passate (quasi) sotto silenzio c'è la morte di Christophe Margerie (Chief Executive Officer, cioè direttore generale) della francese Total. Due le cose degne di nota sulla sua morte: qualche mese prima aveva affermato che "anche se il petrolio è quotato in dollari, non c'è nessuna ragione per cui debba essere pagato con quella valuta". E' morto in un inceidente aereo.
In Russia. Il 20 ottobre scorso. Putin ha detto: "Con la morte di Margerie, la Russia ha perso un amico ed un alleato prezioso". Mi sono tornati in mente Saddam e Gheddafi. Ambedue avevano accettato diverse valute, in pagamento per il petrolio. Sono tempi d'oro, per qualcuno. Per esempio per chi compra petrolio. Con tutte le guerre che ci sono in giro per il pianeta, mi chiedo come faccia il petrolio ad essere venduto a prezzi così bassi. La risposta è semplice, ma invito tutti a cercarsela.  Sono tempi d'oro per l' Isis, che nessuno conosceva fino a qualche mese fa e che ora è più famoso di Messi. Sono tempi d'oro per Al Qaeda, di cui nessuno parla più e che può defilarsi senza alcuno scandalo mediatico. Sono tempi d'oro per Junker, che succede a Barroso alla Comunità Europea. 
Sono anche tempi d'oro per la Fed, che può smettere di stampare soldi e far vedere che "mantiene le promesse". Sono tempi d'oro per il Giappone, che -guarda caso- si mette a sampare valanghe di Yen proprio quando la Fed smette di stampare dollari. Sono tempi d'oro per i mercati finanziari, che continuano a galoppare verso l'alto (... non l'Italia, però...) nonostante tutto e tutti. Sono tempi d'oro per gli Svizzeri, che a fine mese avranno un bel referendum proprio sull'oro di loro proprietà, ma che non sta in Svizzera. 
Sono tempi d'oro per la FCA che metterà sul mercato una quota della Ferrari. Sono tempi d'oro perfino per Valentino, che a 35 anni è ancora sul podio insieme ai ventenni. E poi, da appassionato, come non citare i tempi d'oro dell'Aprilia, che vince il campionato superbike nelle moto con un mezzo che fa 10 all'ora più di tutte le giapponesi. E sono tempi d'oro anche per il suo pilota, Silvain Guintoli; francese, 32 anni, padre di quattro figli. 
Un uomo qualunque, che fino a qualche anno fa correva tra mille sacrifici, diventato pilota "ufficiale" quasi per caso; diventato campione del mondo alla faccia di tutti quelli più bravi e blasonati di lui. Ecco, ieri ho visto le due gare cha hanno assegnato il titolo ed ho pensato: è proprio vero che la perseveranza batte tutto il resto, talento compreso. Sì, a saperli vedere ed osservare, sono proprio tempi d'oro, altro che storie. Auguro tempi d'oro a tutti e se così non fosse, basta spostarsi e guardare le cose da un'altra prospettiva, proprio come ho scritto nel mio libro  ...






                                           


Felicità
Enzo  

venerdì 24 ottobre 2014

Lettera all' Italia

         
Da:  Europa, Jyrki Katainen, vice presidente.  A: Italia, Matteo Renzi primo ministro.  Parodia di Enzo Stulin....

Cara Ita(g)lia, caro itaglione Primo ministro Renzie, carissimi voi tutti itaglioni che ci ubbidite 'perchè ve lo chiede l'Europa'. Dopo la formale e gentilissima introduzione, sarò schietto e franco... Ma mi spiegate come fate ad essere così bravi a trovare -magari- uno o due miliardi in più già domani? Voi itaglioni siete i più bravi d'Europa. Ci mandate 20 miliardi l'anno. Noi ve ne rendiamo si e no 16 e di quei 16 riuscite a spenderne si e no 8.  Così vi mettiamo la multa e vi chiediamo di restituirne 9 invece di 8 (che non sapete spendere !!! Ah ah ah ah). Bene, bene, adesso che avete aumentato le tasse per ridurre il debito pubblico (senza riuscirci, Ah ah ah ah), che non avete più soldi da investire nell'economia reale, che avete quasi prosciugato i risparmi di due generazioni, che avete venduto tutte le vostre aziende igliori all'estero, non riusciamo a capire come farete a versare i vostri 20 miliardi per il 2015. Però, visto che riuscite comunque a trovarne uno o due (magari chiedendo un prestito ad usura alla mafia... o un prestito religioso al vaticano...) in un paio di giorni, vi preghiamo gentilmente di ascoltare la nostra proposta, che non si può rifiutare (come disse Don Vito Corleone...): versate pure subito quei 2 miliardi che trovate in un paio di giorni. Poi, vi preghiamo cortesemente di restituire 8 miliardi che non siete riusciti a spendere quest'anno. Oltre a ciò, entro un mese, vi preghiamo di voler accreditare a Bruxelles o a Strasburgo, secondo la vostra convenienza, 1 miliardo di sanzione per causa di gravi e ingiustificate mancate spese per l'anno 2014. Al saldo di quanto sopra, infine, ricordatevi di effettuare in versamento unico il pagamento di 20 miliardi che siete soliti pagare, a titolo dell'anno fiscale europeo 2015. Egregio primo MinistroRenzie, mi permetto poi, in amicizia, di darle un suggerimento: in caso di difficoltà per la raccolta dei fondi necessari, non dubiti nell'aumentare le imposte (... si ricordi di non chiamarle tasse, sennò rischia di provocare un malcontento sociale... e si ricordi che non lo deve mai, dico mai, chiamare 'rivoluzione') su pensioni, redditi da lavoro dipendente, e perchè no? Anche sulla disoccupazione. Faccia pagare chi è disoccupato, perchè con tutti i disoccupati che avete, si immagini tutti i soldi che riuscirà a trovare! Solo una cosa deve preoccuparla seriamente: quella di non uccidere i contribuenti, perchè una volta morti... non le pagheranno più le tasse per l'anno successivo e la porrebbero di fronte ad un serissimo problema di insolvenza fiscale. Si ricordi, caro Renzie: porti pure le tasse fino al limite estremo della sopravvivenza... ma non si azzardi a superarlo. Sennò le facciamo un c... così ! Eppoi, faccia star zitto quel Grillo parlante che avete, insieme con l'altro Padano che vuol uscire dall'euro. E che non passi una parola sulla sovranità monetaria, tra i vostri contribuenti... mi raccomando.

Nell'attesa dei vostri puntuali versamenti, le porgo i migliori auguri di buona tassazione.
Jyrki
(revisione letteraria a cura di Enzo)



"Nella missiva, datata ieri, siglata dal vice presidente Katainen e indirizzata al titolare dell' Economia, Pier Carlo Padoan, si ricorda che l'Italia ha deciso di intraprendere "una  deviazione significativa" dal percorso di avvicinamento per l'obiettivo di bilancio nel 2015. La Commissione sottolinea inoltre la necessità di venire a conoscenza di "come l'Italia potrebbe garantire il pieno rispetto dei suoi obblighi di politica finanziaria" per l'anno prossimo. "Stiamo discutendo di uno o due miliardi di differenza, possiamo metterli anche domattina", ha risposto ancora Renzi sul punto: "Corrispondono ad un piccolissimo sforzo". Poi a fine della prima giornata di vertice il premier ha aggiunto: "Delle questioni economiche discuteremo domani. Confermo che si tratta di fare una valutazione più politica di chi decide cosa. Perchè dal punto di vista tecnico le risorse per trovare la soluzione sono ampiamente a portata di mano".
"LA PUBBLICAZIONE DELLA LETTERA DIVENTA UN CASO
La pubblicazione della lettera di Katainen a Padoan - apprezzabile operazione di trasparenza del Tesoro - non è però andata giù a Barroso. «È stata una decisione unilaterale del governo italiano, la Commissione non era favorevole perché siamo in una fase di negoziati e consultazioni con diversi governi e sono consultazioni tecniche, che è meglio avere in un ambiente confidenziale», dice il presidente uscente. Anche su questo fronte la replica di Renzi è durissima: «Sono stupito che Barroso si sia sorpreso per la pubblicazione della lettera che era stata anticipata qui, su un importante quotidiano internazionale, il Financial Times, poi un importante giornale italiano ha avuto lo scoop». Poi l’affondo: «Pubblicheremo non solo la lettera» inviata dall’Ue, «ma tutti i dati economici di quanto si spende in questi palazzi, sarà molto divertente». 





Vaffa e Felicità
Enzo                                               

                              

Affamare la bestia

                                    
Durante lo zapping di ieri sera ho visto qualche minuto di "Virus", raidue, se non sbaglio. Sullo schermo di sfondo c'era scritto "affamare la bestia". Concordo. Nel senso che si stava parlando di 'riduzione della spesa pubblica'. Poi, è stata letta la lettera inviata "al programma" dalla camera dei deputati per puntualizzare che gli 'stenografi' guadagnano 270.000 mila euro all'anno e non 420.000 come asserito 'da Virus'. ... Abbiamo perso ogni senso della misura ! Sigh! (= sospiro profondo, in inglese). Gli stenografi non 'servono più' perchè adesso ci sono i computer... come decenni fa non servivano più i minatori perchè si era passati dal carbone al petrolio... Eppure, questa 'bestia' mangia dalle nostre tasche. Eh si, guai a toccare gli stipendi...

Mah, ... io ricordo solo la mia carriera di direttore di produzione di fronte alla richiesta di tagliare i costi del personale. Il direttore del personale aveva proposto di licenziare una trentina di operai. Io avevo semplicemente fatto quattro conti al consiglio di amministrazione: "lo stipendio (annuo) di trenta operai equivale a circa quello di due dirigenti intermedi. Ma mentre gli operai producono, i dirigenti no. Credo sia più facile delegare il lavoro di due persone a quattro dei loro colleghi che delegare quello di trenta persone. Dubito che due dirigenti siano in grado di svolgere il lavoro di una trentina di operai. Ma magari abbiamo anche qualche operaio bravo, che potrebbe diventare un buon dirigente in caso di bisogno. Come direttore della fabbrica, vi posso solo dire che i numeri di produzione, con trenta operai in meno, scenderanno; ma rispetterò le decisioni prese, in ogni caso." Qualche settimana dopo, avevamo ancora tutti gli operai, e qualche capoturno in meno. I capiturno erano diventati gli operai più esperti...
Ah, già, dimenticavo che si trattava di un'azienda privata.
Non conosco nessuna azienda privata che paga 270.000 euro una funzione simile a quella di 'stenografo'. Ancor meno 420.000. Domanda: ma se diamo 200.000 euro/anno ad uno stenografo, quanto dovremmo pagare il primo ministro?
A questo servono i salassi di IMU, Tares, Tasi, ecc. ecc. ?

Vedendo Virus mi è tornato in mente Renzie, qualche giorno dopo il (nuovo) disastro di Genova e le notizie relative ai fondi stanziati e non spesi per causa di ricorsi al TAR...
Dal palco quasi gridava, più o meno così: "Ma dove vogliamo andare se ci perdiamo in ricorsi e controricorsi e cavilli e burocrazia?"
Eh, già, nemmeno Renzie ha capito. (O fa finta di non capire...) Non è l'art.18 la priorità..
E non ha nemmeno capito che la sua "domanda" non è rivolta da lui AGLI italiani: siamo noi italiani che glie la facciamo !!!!!!!!!! Lui dovrebbe RISPONDERE a quella domanda !!! Ed eliminare qualche decina di migliaia di burocrati e leggi inutili.
Ma... per fortuna che agli itaglioni il "mondo al contrario" va benissimo così.


Probabilmente mi sbaglio, come al solito. ... e corro a pagare Imu, Tares e Tasi....


Felicità
Enzo                                               

 

lunedì 13 ottobre 2014

Genova per noi

Oggi è all'ordine del giorno la vicenda di Genova. La storia si ripete... sembra quasi il mio titolo (post del 19 gennaio 2014). In mezzo alla rabbia dei Genovesi, il dramma di chi ha perso tutto e la tragedia per il ripetersi di un problema (irrisolto nonostante le esperienze passate, il tempo trascorso ed i fondi stanziati...) io ho notato un piccolo dettaglio. Credo fosse un tg delle ore 13 di sabato scorso. Una signora disperata grida al microfono della giornalista: "Non so di chi sia il problema, se del comune, della provincia, della regione o del governo, ma io rivoglio la mia casa. Rivoglio la mia casa!"
Capisco la rabbia, la disperazione; il senso di impotenza, anche. Ma è in quelle parole che ho notato la cosa importante: la signora non ha capito; non ha capito che 'il problema' non è della regione o del governo. Il problema è suo. Nessun governo verrà a risolverglielo. Le cosiddette "autorità" hanno una parte di responsabilità nel 'problema', ma le conseguenze del 'problema' ... ricadono sull'individuo, sul comune cittadino. 
Non voglio mancare di rispetto di fronte al dramma dei genovesi, ma la verità è che gli 'spalatori' risolvono il problema, non i politici.
I problemi restano sulla groppa a chi ne paga le conseguenze, non su quella di chi il problema l'ha causato (o meglio, non risolto in tre anni, o tre decadi..).

La seconda considerazione che da tempo volevo far notare... ma tanto resterà inutile per la maggioranza... è sulla Fiat. Sede legale in Olanda, sede fiscale a Londra, quotazione (oggi) a New York. Nel silenzio mediatico generale, se ne va la storia industriale dell'Italia. 
Viva la F(.)CA ! (....Ho pure trovato una vignetta in rete...)
Noto solo che la sede fiscale è altrove. Forse, le aziende hanno capito il vero problema italiano, mentre i comuni cittadini ancora no.

Probabilmente mi sbaglio, e conviene verificare di persona...

Felicità ... Enzo

P.s. : Testo della canzone "Genova per noi" (di Gino Paoli) - 1998

Con quella faccia un po' così
quell'espressione un po' così
che abbiamo noi prima di andare a Genova
che ben sicuri mai non siamo
che quel posto dove andiamo
non c'inghiotte e non torniamo più.

Eppur parenti siamo un po'
di quella gente che c'è lì
che in fondo in fondo è come noi, selvatica,
ma che paura ci fa quel mare scuro
che si muove anche di notte e non sta fermo mai.

Genova per noi
che stiamo in fondo alla campagna
e abbiamo il sole in piazza rare volte
e il resto è pioggia che ci bagna.
Genova, dicevo, è un'idea come un'altra.
Ah, la la la la la la

Ma quella faccia un po' così
quell'espressione un po' così
che abbiamo noi mentre guardiamo Genova
ed ogni volta l'annusiamo
e circospetti ci muoviamo
un po' randagi ci sentiamo noi.

Macaia, scimmia di luce e di follia,
foschia, pesci, Africa, sonno, nausea, fantasia...
e intanto, nell'ombra dei loro armadi
tengono lini e vecchie lavande
lasciaci tornare ai nostri temporali
Genova ha i giorni tutti uguali.

In un'immobile campagna
con la pioggia che ci bagna
e i gamberoni rossi sono un sogno
e il sole è un lampo giallo al parabrise...

Con quella faccia un po' così
quell'espressione un po' così
che abbiamo noi che abbiamo visto Genova
che ben sicuri mai non siamo
che quel posto dove andiamo
non c'inghiotte e non torniamo più.



            

venerdì 10 ottobre 2014

Pensione. Per quanto tempo ancora?

A marzo 2013 sul grandebluff è apparso un articolo  molto interessante, di quelli che di solito vengono scordati in fretta allo scorrere delle lancette dell'orologio. Io cerco di riportarlo alla memoria di tutti in poche righe e qualche numero. Il titolo (preso dal grandebluff su blog economy 2050) "L’INPS PERDERA’ 10 MILIARDI NEL 2013: BRUCIATI 26 MILIARDI (SU 41) DI PATRIMONIO IN DUE ANNI" già mi fa imbestialire. I miliardi non vengono "bruciati". I miliardi passano di mano, come ho spiegato nel mio libro 'L'albero dei soldi''. La buona notizia è che nel titolo ci sono le cifre, ma è ben magra consolazione.
 
Il bilancio previsionale 2013 dell'INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) risentiva (stiamo parlando di marzo 2013, ricordiamolo) della fusione con l' INPDAP (Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell' Amministrazione Pubblica) (per info: istituito con il Decreto Legislativo n. 479 del 30 giugno 1994. Vi sono confluiti l 'ENPAS, l' INADEL, l' ENPDEP e le Casse pensionistiche gestite dagli Istituti di Previdenza del Ministero del Tesoro).
 
"Risultato economico : 2013) - 9.714.000.000 €
                                      2012) - 8.975.000.000 €

Stato patrimoniale : 2013) 15.416.000.000 €
                                 2011) 41.000.000.000 €

Entrate previdenziali : 2013) 211.000.000.000 €
  (???)
 
Questa cifra -nell'articolo in questione- è probabilmete sbagliata. Si tratta di Milioni o miliardi?? Dopo aver letto, bisogna andare a verificare ! Eh, sì, l'ordine di grandezza (mille volte di differenza !) lo richiede.

Uscite previdenziali :  2013) 265.000.000.000 € (???)

Anche questa cifra -nell'articolo in questione- è probabilmete sbagliata. Si tratta di Milioni o miliardi?? Dopo aver letto, bisogna andare a verificare ! Eh, sì, l'ordine di grandezza (mille volte di differenza !) lo richiede.

Traduzione: L'inpdap ha 'portato in dote' all'Inps tutti i suoi debiti. L'articolo prosegue: 

.....L’approvazione del bilancio previsionale è stata combattuta, .... : hanno votato contro i due rappresentanti della Uil, che chiedono (da mesi) che non vengano confusi i patrimoni di Inps ed ex Inpdap.    ...... a due anni dall’incorporazione dell’Inpdap il patrimonio del nuovo Inps sia sceso di ben 26 miliardi di euro: secondo la sigla confederale, peraltro, il disavanzo ex-Inpdap sarà sempre più in crescita ....      In sostanza la Uil lamenta la mancanza di adeguate soluzioni per ripianare il debito ex-Inpdap e la pericolosissima deriva che stanno assumendo i conti dell’Inps.
IL MATRIMONIO FRA INPS E INPDAP
Il patrimonio dell’Inps a fine 2011
.....Nel post “L’Inpdap e il buco da 10 miliardi portato nell’Inps” abbiamo evidenziato come l’ex gestione previdenziale dei dipendenti pubblici abbia portato in dote al cosiddetto SuperInps ben 10,2 miliardi di patrimonio negativo, cui vanno aggiunti 5,8 miliardi di passivo per la gestione 2012: un buco di dimensioni tali da destabilizzare in prospettiva i conti dell’ormai unico ente di gestione della previdenza pubblica in Italia. (quando ancora ente previdenziale dei soli lavoratori privati, prima della fusione con l’Inpdap) era di 41 miliardi, a fine 2013 (trasformato in ente previdenziale dei lavoratori privati e pubblici) è atteso a 15,4 miliardi!...... Nello stesso post abbiamo riportato l’allarme della Corte dei Conti sullo squilibrio strutturale dell’ex-Inpdap, tale da assorbire in pochi anni l’intero patrimonio Inps. .....
...Peraltro nel post “Nell’Inpdap debito pubblico occulto per 30 miliardi” abbiamo descritto che il buco Inpdap è dovuto al mancato versamento da parte degli enti pubblici dei contributi previdenziali per i loro dipendenti e il meccanismo contabile che, con la fusione Inps-Inpdap, di fatto occulta debito pubblico per circa 30 miliardi (stima dei mancati versamenti contributivi pubblici).   .....
 
CONCLUSIONI
 I conti dell’Inps sono trascinati a fondo per effetto dell’incorporazione dell’Inpdap, avvenuta ad inizio 2012: i buchi portati in dote stanno rivelando un impatto dirompente. ........  A nostro giudizio è necessario innanzitutto cancellare la legge che consente agli enti pubblici di non versare integralmente i contributi per i propri dipendenti; andrebbe poi previsto anche unpiano pluriennale di pagamento da parte degli enti pubblici dei contributi arretrati non versati (anche se questo farà forse aumentare il debito pubblico), come andranno verificati gli importi  effettivamente  versati dalle amministrazioni pubbliche (infatti vi è il sospetto che le quote comunque da versare a carico degli enti pubblici siano errate per difetto).
    Si potrebbe cogliere l’occasione per  fare chiarezza sul funzionamento dell’Inps che, come suggerito con un certo allarme dalla Corte dei Conti (post “Per la Corte dei Conti l’Inps è da riformare (o rifondare?)”), avrebbe bisogno di una radicale ristrutturazione operativa/organizzativa..... Un’osservazione finale: Inps ed Inpdap sono stati fusi, come visto con effetti contabili disastrosi, in quanto dall’unificazione delle gestioni e delle strutture erano attesi risparmi per alcune centinaia di milioni.

In realtà, dopo oltre un anno, gli interventi che avrebbero consentito i tagli di spese più consistenti (gestione unica degli immobili e razionalizzazione del personale) non sono ancora partiti, vuoi per i ritardi nell’emanazione dei decreti attuativi, vuoi per le resistenze burocratiche interne. E’ curioso osservare che i benefici della fusione tardano a manifestarsi, il dissesto nei conti procede a grandi passi. Senza che foglia si muova sull’uno e sull’altro versante."

La mia 'traduzione personale' (di termini come "patrimonio negativo", "interventi") è a livello di 5a elementare (la scuola frequentata da Sherlock Holmes: "elementare"), cioè comprensibile a chiunque :
Le pensioni dei dipendenti pubblici (che non 'producono' niente, ma muovono -basicamente- tonnellate di carta e basta) vengono pagate con i soldi duramente guadagnati e risparmiati da chi lavora (i 'privati'). E' un furto legalizzato, di masse di denaro enormi. Lo Stato, infatti, per legge, non è tenuto a pagare i contributi previdenziali (leggasi risparmi per la pensione) ai propri dipendenti, in toto o in parte -poco importa- e quindi... paga sempre Pantalone. 
Che si ritroverà nudo. 
Pantaglione però, confida sempre nell'agognata pensione... che arriverà fra 10 anni (se Pantaglione ha 55-58 anni o giù di lì).
E se non dovesse arrivare ?

I conti, quelli da quinta elementare, cosa ci raccontano? Pantaglione la vedrà la sua pensione ?

Non mi resta che augurare buon ... calcolo a tutti...






Felicità
Enzo