Il potere è nelle parole

Il potere è nelle parole
Mi rende felice scrivere libri. Perdippiù ...ne uccide più la penna che la spada...

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martedì 29 settembre 2015

EXPOnenziale

Ormai dell'Expo di Milano ne han parlato tutti e non fa quasi più notizia; è senz'altro un evento importante per il Paese e non solo; una certa risonanza internazionale ce l'ha ed il lavoro fatto per la sua organizzazione è stato immenso, così come le cifre spese ed il genio di questi itaglioni che all'ultimo momento fan tutto. Non voglio sembrare un pessimista incallito o un criticatutto per forza, ma proprio non riesco a digerire le contraddizioni di un evento che si propone di 'risolvere' il problema agro-alimentare nel mondo. C'è una cosa, piccola piccola, che andrebbe fatta al posto dell'Expo, a costo zero, per essere appena appena coerenti. Posso dire che dovrebbero cominciare col farla in Francia, dato che è lì che l'ho 'scoperta' la prima volta. 
Mi riferisco alle tonnellate di cibo che vengono 'legittimamente' sprecate ogni giorno. Dico legittimamente perchè esistono leggi che lo impongono... Verificare per credere. Del pane nell'immondizia ho già scritto ma è ancor peggio il cibo 'scolastico' che viene giornalmente gettato in spazzatura (Francia docet). Tutto ciò che resta nelle mense scolastiche viene buttato a fine pasti. Per legge. E non sono gli 'avanzi' nei piatti dei bambini, ma il cibo 'rimasto in pentola', mai servito.
Quest'estate volevo prendere un paio di ciuffi di insalata dal cassonetto di un supermercato (erano ciuffi un po' appassiti e con qualche foglia marcia) come cibo per i conigli che mia madre alleva per passatempo più che per passione. Tanto per risparmiarle un po' di fatica.
Niente da fare. Non si può. Il responsabile del 'servizio' verrebbe licenziato se me lo permettesse. O mi dovrebbe accusare di furto.
Eh sì, forse prima di parlare di Expo sarebbe opportuno eliminare o riscrivere qualche legge. In Italia e Francia senz'altro, e in chissà quanti altri Paesi, visto che ormai anche le legislazioni tendono ad essere 'globalizzate'
Scusatemi tanto ma queste contraddizioni (mi riferisco alle migliaia di ettari 'cementificati', ai corsi d'acqua persi per sempre etc.) nessun Expo può farmele digerire, per quanto imponente, costoso, risonante, stupendo, bellissimo possa essere. Chissà, forse Maslow si sbagliava nel definire il cibo come un bisogno primario...
Felicità
Enzo
 
 

lunedì 28 settembre 2015

Economia e lavoro

Se sei in cerca di lavoro perchè 'l'economia è in crisi', magari queste righe ti faranno riflettere... o arrabbiare... o trovare lavoro... o cambiare vita. In questi giorni ho spiegato a delle persone care cosa significa 'spirito critico'. Altro non è che chiedersi 'perchè?' O, detto in altro modo, 'porsi delle domande' sulle cose. Ho così proposto un mio pensiero per spiegare lo spirito critico nei confronti del lavoro... giusto per 'agitare gli animi'. Senza nessuna pretesa. Solo per 'amor di spirito critico'. Siete avvisati. Ecco la 'storiella'.....  Diciamo che alla (ex) Fiat c'erano 100 persone che lavoravano; producevano auto e utili all'azienda. "Utili" significa che alla fine di ogni anno l'azienda vedeva aumentare il saldo del proprio conto corrente dopo aver pagato fornitori, stipendi, contributi, tasse, etc.  ok? Bene, ... dopo un certo numero di anni, gli utili erano sufficienti per automatizzare una parte della produzione e così l'azienda li ha spesi per comprare dei robot. Ora, per produrre lo stesso numero di auto e gli stessi utlili, non sono più necessarie 'tante ore di lavoro', ma -diciamo- il 70% in meno (di ore di lavoro): i robot -lì dove sono- fanno tutto da soli, 24 su 24. 

Che succede? Beh... se pensiamo come 'ci hanno insegnato' ... una buona parte dei 100 dipendenti verrà licenziata. Diciamo che toccherà a 50 dipendenti. Non dimentichiamo che l'azienda, con i robot, produce le stesse auto e gli stessi utili di prima che i robot ci fossero, ok? Però, così facendo, avendo meno stipendi da pagare, gli utili non sono gli stessi, ma aumentano! E 50 dipendenti rimangono senza reddito e senza soldi e senza 'lavoro'.

Però... se usiamo un po' di spirito critico ... potrebbe anche succedere che ... 100 dipendenti conservano il proprio 'posto di lavoro', lavorando -a parità di stipendio- il 70% di ore in meno.
Diciamo che adesso lavorano tutti e cento, solo 3 ore al giorno invece di 8. E l'azienda produce le stesse auto e gli stessi utili. Gli utili non aumentano. No. Però aumenta in modo stupefacente il tempo libero dei dipendenti, che ora possono spendere più ore per giocare a calcio, o andare in bici, o fare i compiti con i figli, o leggere un libro o andare al cinema con la fidanzata... e il loro stipendio non viene ridotto! E' lo stesso di quando lavoravano 8 ore al giorno. Le macchine, (la tecnologia) servono a far lavorare di meno l'uomo; servono a rubargli le 'ore di lavoro' in modo che le possa usare per qualcosa di diverso dal 'lavoro'.

Ecco, questo è un po' di spirito critico... nient'altro. E dovremmo poter continuare... col chiederci 'perchè lavoriamo sempre di più anche se la tecnologia ha fatto dei passi da gigante?' ... e quindi... dovremmo praticamente essere capaci di vivere da signori con qualche ora di 'lavoro' al giorno. 
O no? .... ...e come si definisce chi lavora ogni giorno tutti i giorni senza riuscire a progredire se non a malapena sopravvivere? (non ditelo troppo in giro ma la risposta esatta è ...'schiavo'... )

Secondo me (e primo te) probabilmente mi sbaglio, come al solito...

Felicità
Enzo

venerdì 25 settembre 2015

Giving thanks

                                            
Maybe I'm a little late, maybe not, who knows? It seems that the concept of 'being late' depends on the Country where you live, but also on the people with whom you deal with, and the people itself...   So... I would say that's never too late to thank. No matter the rest. I have to thank many people for many reasons, but right now there is one person who deserves all of my thankfulness.
About the 10th of august I received the news that my book "The money tree" was on-line in Chinese and I must say that it's been a great emotion to see Amazon's.cn  page with my book's image on it. To me it's been a milestone. A dream put into reality. Something big. And you know what? All this thanks to one person: mrs. Liping Fan - Sossi; in 'western' words just 'Lisa'. Thank you Lisa. I'll be grateful to you forever for this. Thanks for your patience, your willingness and your hard work. 
谢谢
Xie Xie 
Enzo

martedì 22 settembre 2015

Tsipras d'autunno

Ieri è finita l'estate e, vista la data dell'ultimo post, direi che mi son fatto proprio delle belle vacanze. Ho un sacco di cose da scrivere, ma approfitto della 'ri-elezione' di Tsipras per ricollegarmi al penultimo paragraffo scritto in luglio: " ... Morale? La Grecia verrà 'acquistata' da mani straniere (per un tozzo di pane) ..... "
Bene, non ci è voluto molto, ai tedeschi, per comprarsi gli aeroporti greci: meno di un'estate. Ed in che periodo? Ma sotto ferragosto naturalmente. 14 aeroporti – tra i quali quello di Salonicco, il secondo per importanza, in Grecia. 

E come mai la Grecia 'vende' i suoi aeroporti? E' una parte delle condizioni improrogabili per lo sblocco dei pacchetti creditizi di circa 86 miliardi di euro. Il bello? Gli aeroporti sono solo una delle tappe, visto che Atene dovrà privatizzare beni "pubblici" per  50 miliardi. Ecco, i numeri sono questi: per avere in prestito 86,50 (circa) 'vendo' 14 aeroporti per 1,23 miliardi. Per 40 anni non sono più 'miei'. Però riceverò 23 milioni all'anno dalla società tedesca e -forse- il 25% degli utili. 
Ma non li posso controllare perchè non ho alcun ruolo nella società di gestione...
Mmmm... 14 aeroporti - 1,23 mld contro 86 mld. Ma se per 14 aeroporti 'prendo' 1,23.... cosa devo vendere per arrivare a 50 ? 
Mi tocca vendere tutto quello che ho.
Ma non è tutto. Ai tedeschi compro pure qualche sommergibile e un po' di carri armati (con gli 86,50 che mi presteranno....)

....Ho capito che probabilmente mi sbaglio di nuovo ... e anche questo l'avevo già scritto...



Ri-benvenuto Tsipras. Assomigli pure al nostro Renzie....


Felicità
Enzo