Il potere è nelle parole

Il potere è nelle parole
Mi rende felice scrivere libri. Perdippiù ...ne uccide più la penna che la spada...

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domenica 23 novembre 2014

Il vaso delle priorità

Questa settimana ho ripensato alla storia del vaso, che a volte uso per insegnare. Alcuni dicono che sia stata una lezione sulla gestione del tempo impartita a dei dirigenti. Altri dicono semplicemente che sia stata una lezione universitaria. Per chi non la conoscesse, eccola qua, in quest'ultima versione:
'Un professore di filosofia, pose sulla cattedra un bel vaso di vetro, sui 5 litri di capacità, per intenderci. Disse ai presenti di porre attenzione. Iniziò la lezione riempendo il vaso con dei sassi piuttosto grossi presi dal cassetto della cattedra. Poi chiese "Il vaso è pieno?"  "Sì" risposero gli allievi. Allora, prese dal cassetto degli altri sassi più piccoli e li mise nel vaso, scuotendolo un po' finche questi si intrufolarono negli spazi vuoti dei sassi grossi.  
"Il vaso è pieno?" Chiese di nuovo. "Sì" risposero di nuovo gli studenti. Allora, prese dal cassetto dei piselli e li mise nel vaso, scuotendolo un po' finche questi si intrufolarono negli spazi vuoti lasciati dai sassi, fino all'orlo.
"Il vaso è pieno?" Chiese ancora. "Oh, adesso sì" risposero di nuovo gli studenti. Allora, prese dal cassetto della sabbia e la versò nel vaso, scuotendolo un po' affinchè il vaso si riempisse fino all'orlo.  "Il vaso è pieno?" Chiese di nuovo. "Ooohhhh. Sì" risposero di nuovo gli studenti.
Allora, prese dal cassetto una lattina di birra e la versò nel vaso. "Il vaso è pieno?" Chiese di nuovo. "Sì, definitivamente sì" risposero ancora una volta gli studenti divertiti e curiosi.
"Quale grande verità ci dimostra questo esperimento?" Chiese retoricamente il prof. "La grande verità che quest’esperimento ci dimostra è la seguente: se non si mettono per primi i sassi più grossi all’interno del vaso, non ci si potrà mettere tutto il resto in seguito. Infatti, se riempissimo il vaso nell'ordine inverso, i sassi grossi rimarrebbero fuori. La metafora è che il vaso è la vostra vita, il tempo che avete a disposizione. I sassi grossi sono le cose più importanti di tutte, gli altri sassi sono cose importanti; i piselli sono il contorno, i dettagli, e la sabbia rappresenta le piccolezze, le inezie"
"Quali sono i sassi più grossi nella vostra vita? La vostra salute? La vostra famiglia? ... Ecco, siamo qui per ricordarci l’importanza di mettere per primi i sassi più grossi nella nostra vita, altrimenti rischiamo di non riuscire a fare ciò che conta nel poco tempo che abbiamo a disposizione. Se diamo priorità alle piccolezze (la sabbia) non potremo dedicarci alle cose che per noi sono veramente importanti. Ricordatevi di porvi la domanda: "Quali sono i sassi più grossi nella mia vita?" E poi metteteli per primi nel vostro vaso. Dedicatevi prima di tutto alle cose che contano sul serio. Definite le vostre priorità, tutto il resto è solo sabbia".
"E cosa c'entra la lattina di birra in tutto questo?" Chiese un allievo. "Ottima domanda" rispose il prof.
"Vedete, per quanto sia piena la vostra vita, per quanto siate occupati, c'è sempre spazio e tempo per bere una birra con un amico. Per oggi è tutto". Il prof. salutò e uscì dall'aula...'

Niente di nuovo, spero. Però mi è tornato in mente quanto ho scritto nel mio libro il potere è nelle parole a proposito di una riunione di lavoro: "...in questa ditta sappiamo solo cercare rimedi ai problemi, ma non trovare la causa. E finchè non troviamo e capiamo la causa del problema, ce l’avremo sempre lì, e noi continueremo a porre rimedi invece di dare soluzioni. Soltanto se scopriamo la causa, possiamo definire una soluzione. In questo stiamo commettendo un errore ... il titolare me lo fece ripetere un paio di volte, fino a quando lo capì bene".  
Eh si, mi sono ricordato di aver detto una cosa molto importante quel giorno. Che non è il "problema" la cosa importante. La cosa più importante, in un "problema" ... è la soluzione. E la cosa importante da fare... è scoprire la causa che lo genera... non trovare un "rimedio".


... lo sapevo... e me lo stavo quasi dimenticando. Così, vorrei ricordarlo anche agli altri. Ne riparleremo al prossimo post....

Felicità
Enzo                                               

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