Il potere è nelle parole

Il potere è nelle parole
Mi rende felice scrivere libri. Perdippiù ...ne uccide più la penna che la spada...

Cerca nel blog

domenica 22 novembre 2015

Libertè, Egalitè, Fraternitè

Oltre una settimana ininterrotta di bombardamento mediatico sulla (seconda) strage di Parigi (di quest'anno) è veramente insopportabile... E non datemi del cinico, per favore. Sarebbe potuto capitare (anche) a me. Certo, ci sono il dolore e la rabbia per quanto è successo; ma mi risultano ancora più grandi per quanto viene 'mediatizzato'. "Siamo in guerra"; "guerra al terrorismo" ... sono frasi già sentite.
Ripetute all'ossessione l'11/09/2001. Adesso, la stessa storia si ripete, anche se in uno scenario un po' diverso.  E così, mentre i 'media' ci distraggono con resoconti sulle indagini, sulla vita dei terroristi, sulle falle di comunicazione tra le varie 'forze dell'ordine'... in pochi si preoccupano di dare una risposta ai vari cartelli 'Pourquoi?' disseminati a Parigi. Eh sì, il 'Perchè?' non interessa a nessuno... forse perchè non viene spiegato dai 'media'. Ho già scritto molto su oro, petrolio, soldi, guerra ... ( quiqui,  quiqui,  e qui, ....) e così mi limito a ripetere poche cose: durante lo scandalo "Wikileaks" emerse che 'Berlusconi è il delfino di Putin in Europa'. E Burlasconi è stato tolto di mezzo. Guarda caso aveva fatto degli accordi anche con Gheddafi. E anche Gheddafi è stato tolto di mezzo. L'obiettivo di quanto successo in Francia non è la Francia... è Putin (cioè la Russia). Non si tratta di Isis o di Siria o di terrorismo. Si tratta di soldi, petrolio, armi e controllo delle risorse energetiche (leggi gasdotti ed oleodotti). La Russia ha avuto 2 aerei civili abbattuti ('Ucraina-Crimea e il Sinai-Siria'), ha perso l'amico Burlasconi (non è più leader del governo ed il suo potere politico è ormai irrilevante), ha perso l'amico Christophe Margerie (Total, francese, deceduto all'aeroporto di Mosca), e perderà anche ' l'amico siriano ' Assad (che probabilmnte verrà sostituito da qualche 'filoamericano').
Perchè ? Per le 'pipelines' di gas e petrolio. O meglio, per il loro percorso (fuori o dentro la Siria). E il terrorismo? Basta guardare il film  "911 Fahrenheit" di Michael Moore. E' una scusa per la guerra. La 'sicurezza' è una scusa per le leggi marziali, per il controllo militare totale, per la riduzione delle libertà. In questo pot-purri di pensieri mi viene da citare Robert Kiyosaki : "The more security you seek, the less free you are. That's why maximum security jails exist".

Vive la France e buon weekend a tutti
Enzo

Nessun commento:

Posta un commento