Ho appena visto in diretta la seduta al parlamento greco. Tutti a spiegare i problemi del Paese. Il debito, il vivere al di sopra dei propri mezzi, la necessità di misure di austerità, la possibilità di non pagare stipendi pubblici e pensioni se la Grecia non otterrà un prestito in tempi brevissimi.... Intanto, una seconda "finestra" mostrava la piazza ed i sottotitoli parlavano di feriti, bombe molotov e black blocks.
Ho ripensato a Beppe Grillo... oltre dieci anni fa. Aveva posto una semplice domanda: "Se i soldi sono nostri, perché ce li prestano?"
La mia domanda è molto più semplice: se la Grecia ha un debito TROPPO elevato e -adesso- vuole ricorrere ad un ennesimo prestito... cosa succederà al suo debito?
La soluzione? Banale. Per tutti quanti i Paesi, compreso il nostro. Basta stampare i soldi che ci servono. Senza farceli prestare da nessuno. L'ultimo che ha fatto una cosa del genere è stato... John Fitzgerald Kennedy. Aveva firmato l'emendamento 11110 che autorizzava il ministero del tesoro americano a stampare banconote da due dollari, attraverso la zecca di stato (e non attraverso la FED). E' stato assassinato qualche mese dopo.
Ed il primo atto legislativo firmato dal suo successore (Lindon Johnson) è stata l'abrogazione di quell'emendamento. Di Gheddafi e della sua volontà di esigere i pagamenti per il petrolio libico in oro, oltre alla volontà di creare una moneta nord-africana d'oro... ho già scritto in precedenza. Ho anche già riportato il discorso sul debito delle nazioni di Thomas Sankara. Per chi vuole capire... penso ce ne sia a sufficienza.
Posso chiedere una cortesia? Facciamo attenzione all'evoluzione delle vicende greche... perché sono anticipatrici di quello che succederà da altre parti. "Parti" che hanno gli stessi problemi e le stesse situazioni.
Felicità
Enzo
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