E brava Ingrid. Una persona forse poco conosciuta ai più, però con due attributi così. Non è uno scherzo farsi, 220 km (in 5 tappe) all'Ultra Africa Race. Io scherzando direi 40... km x 40.... gradi (alla volta). Il Messaggero Veneto le ha dedicato un articolo la settimana scorsa per ricordarci il suo 4° posto (prima nella categoria femminile) appena dietro suo 'marito' (non so se sia sposata o no... ma a chi importa?). Scherzando... direi che se lui fosse ... un messicano... le avrebbe ceduto il 3° posto da buon 'caballero' (gentiluomo, n.d.a.). Scherzi a parte, Ingrid Qualizza è la più conterranea dei personaggi sportivi friulani che conosco; ha cambiato casa da poco, o forse non ancora, ma abita(va) a un tiro di schioppo da casa mia. Me la ricordo fin da ragazzina, figlia di una coppia di persone semplici, di quelle che puoi incontrare al bar per una partita di briscola o in chiesa per cantare. Ricordo la sua passione per l'arte e l'amore per i cavalli. Ora vedo dove l'hanno portata i suoi sacrifici e la sua perseveranza. Forse non così famosa come Bruno Pizzul, Dino Zoff, Enzo Bearzot, Fanna..., o la meno conosciuta Maria Paola Turcutto e tanti altri ancora, ... ma per me... conosciutissima. Un bell'esempio a cui ispirarsi: un esempio di volontà e passione e allenamenti costanti e amore e poche parole e tanto fare. Forza Ingrid... e grazie di esserci. Ti auguro ogni bene e ancora tanti successi e soddisfazioni.
Felicità
Enzo
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