E' passato solo qualche giorno ... e già se ne sono tutti dimenticati. E non mi riferisco al Festival di S.Remo, bensì all'intervento (prevedibilmente "provocatorio") di Adriano Celentano. Un giornale di caratura nazionale ha titolato "Celentano farnetica". Sono andato a rivedere il suo intervento su youtube e non mi sembra che abbia detto altro che ... la verità. Don Gallo dà fastidio alla sua organizzazione. Il "popolo" non è più sovrano e le riviste che Celentano ha menzionato si occupano, effettivamente, di politica "temporale" più che di messaggi religiosi. Eppure, tutto il mondo religioso e cattolico dovrebbe ricordare la frase del Vangelo : "La verità vi renderà liberi". Il popolo non è assolutamente (più) sovrano. E' un dato di fatto, non una "pazzia" di Celentano. E i dati di fatto sono, giusto per citarne alcuni, questi:
- referendum abrogativo del finanziamento pubblico ai partiti. Regolarmente ignorato e raggirato con le leggi sui rimborsi elettorali. "Rimborsi" che nulla hanno a che vedere con le spese dei partiti e/o la loro vita (durata) parlamentare.
- referendum sul nucleare. Anche questo ignorato 20 anni dopo. Rifatto perchè gli accordi di governo per costruire centrali nucleari, erano già stati siglati.
- Stipendi degli italiani sotto la media UE, ma compensi dei funzionari pubblici oltre qualsiasi confronto immaginabile. Un presidente di "Authority" italiano, guadagna più di Barack Obama, presidente USA...
- Processi interminabili; prescrizioni di reato; immunità parlamentari; corruzione; assenza degli elementi più elementari del diritto.
- Proposte di leggi popolari beatamente ignorate da chi dovrebbe renderle operative.
- Legiferazione di leggi "inutili" che vengono poi "annullate".
Bene, se Celentano farnetica, allora farnetico anch'io. O forse no? O forse i miei e nostri antenati hanno scritto col loro sangue e la loro vita la nostra Costituzione? O forse è proprio l'Italia, la patria del Diritto? O la parola "diritto romano" viene dal nome proprio "Romano" e non da "Roma"?
IO VOGLIO PAGARE LE TASSE per costruire scuole, musei, autostrade, ferrovie, linee di telecomunicazione a banda larga, centrali elettriche "termiche non-petrolifere", fabbriche di pannelli fotovoltaici e solari, linee aeree a basso costo, strutture turistiche efficienti e per pagare stipendi adeguati ai meriti ed alle capacità di ogni singolo pubblico dipendente.
IO NON VOGLIO PAGARE LE TASSE PER: pagare stipendi spropositati a deputati e senatori, stipendi spropositati a dipendenti pubblici INCAPACI, pensioni e vitalizi ai governanti, auto blu non italiane, auto blu che costino oltre 35-40.000 euro, aerei di Stato per andare a vedere una partita, costruire edifici abbandonati a metà dell'opera, edifici inutili, cattedrali nel deserto, costruire un "eventuale" ponte sullo Stretto di Messina, pagare dei soldati per andare in Afghanistan a "cazzeggiare" o morire inutilmente.
Saremo sovrani quando potremo decidere a chi e per cosa dare i nostri soldi. Quella parte di fatica e lavoro che i soldi rappresentano e che un cittadino SOVRANO destinerebbe comunque volentieri alla sua comunità.
Non è farneticare, questo. Sono, queste, le verità che ci rendono liberi. E non esiste libertà senza consapevolezza. Direi di cominciare da qui, dalla consapevolezza.
Felicità
Enzo