Il potere è nelle parole

Il potere è nelle parole
Mi rende felice scrivere libri. Perdippiù ...ne uccide più la penna che la spada...

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giovedì 8 gennaio 2015

Ciao Pino, Vive la France, que Viva Mexico


Ciao Pino, grazie di tutto. Grazie per le canzoni, per i sentimenti, per le emozioni. Dubbi non ho... grazie a te. E non importa/no il funerale a Roma o/e a Napoli, la camera ardente chiusa... sono comprensibili. Chi siamo noi per giudicare? Non è facile affrontare la moltitudine nei momenti di dolore. Si può capire. Poi, tra un po', i giornali smetteranno di scrivere, le tv smetteranno di parlarne... eppure resterai sempre con noi, come tutti gli artisti, con le tue canzoni; quelle... non si possono dimenticare nè silenziare; continueremo ad ascoltarle. Accipicchia Pino, te ne sei andato troppo presto e preferirei non versarle, queste lacrime, mentre scrivo. 
 
Grazie Pino, spero che tu abbia smesso di 'soffrire' in quell'al di là sconosciuto a chi resta qui. 


Ho poi appreso la notizia della strage a Parigi, una città che conosco piuttosto bene. Non ho parole. Ho visto i filmati in tv. Che schifo. Non c'è più rispetto. Quel che è successo non è un film... da 'mettere' sullo schermo per 'fare share'. E mi è tornata in mente una bella qualità dei francesi; quella loro auto-ironia, quel saper ridere anche di se stessi, quel saper riconoscere le proprie qualità ed i propri difetti, anche con la satira; ed anche il loro senso civico di libertà. Ed anche la loro
società multi-etnica, molto più 'integrata' di quanto le ultime immagini faranno immaginare ai più. Non ho parole... quelle strade, quella città, quella lingua, quella gente... la conosco, li conosco, le conosco... non sono immagini in tv, per me. Vorrei poter fare qualcosa, ma non so cosa... c'è questo senso di impotenza di fronte ad avvenimenti così, eppure... da qualche parte, so che qualcosa si può fare. Ma non so ancora cosa, accidenti! 

Sono troppo triste... e non ho fatto nessun accenno alla strage di studenti in Messico... non ci riuscivo.. Forse ... quando è troppo è troppo. Un solo pensiero, velocissimo, mi è arrivato; il pensiero di tutti questi film, questi videogiochi, queste scene di sparatorie, rapimenti, uccisioni, esplosioni, violenza... tutte queste 'americanate' che vediamo ogni giorno in tv, al cinema, in rete, ... da decenni... hanno le loro conseguenze. Forse, per gli americani sarà normale girare con la pistola nella borsetta, forse per loro sarà normale sentire di una bambina di due anni che uccide la madre 'per sbaglio', con la pistola trovata giocando con la sua borsa... o di un'altra bambina -nove anni- che uccide 'per sbaglio' il suo istruttore al poligono di tiro... mentre le insegnava a sparare con un'arma vera...
 Tempo fa, avevo titolato un post "Le armi non producono dolcetti" ... Adessso, mi verrebbe da scrivere che le scene di violenza nei film... non producono persone pacifiche.
Mi chiedo se e quando l'uomo -cioè tutti gli esseri umani- imparerà mai la lezione... quella del rispetto reciproco della vita altrui, perlomeno.
 
Adesso... fermiamoci a pensare.
Credo che sia proprio il caso di farlo.
Enzo



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