Il potere è nelle parole

Il potere è nelle parole
Mi rende felice scrivere libri. Perdippiù ...ne uccide più la penna che la spada...

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mercoledì 3 settembre 2014

Tasse, soldi e contadini

Oggi in rete ho trovato questo video. Un po' mi ha consolato, nel senso che non mi sento così solo nel pensare e dire che 'la crisi' è una balla; una specie di 'ave maria'  che ci hanno inculcato in testa e che ormai pedissequamente ripetiamo, proprio come se fosse una preghiera. In realtà, non c'è nessuna 'crisi'. Il video dura pochi minuti e vale la pena di essere visto...
 

Ne approfitto anche per spiegare in modo semplice 'come funzionano le tasse'. Come ho spiegato nel mio libro  'Il potere è nelle parole - Hai una testa : usala.', Napoleone Bonaparte disse che uno schizzo vale più di mille parole. (Capitolo G: Grafici, n.d.a.). Così, ecco qua qualche semplice schizzo. Supponiamo di essere un contadino che coltiva patate. Bene, quest'anno il raccolto è stato buono, e questo è il risultato:


Dopo aver calcolato il fabbisogno personale... 

Calcoliamo anche la quantità in ECCESSO, che rappresenta ciò che possiamo vendere (cioè scambiare con altri prodotti e/o servizi). Questa parte di produzione, eccedente il fabbisogno personale, finanziariamente si definisce 'ricchezza'.


Ecco che, però, una parte di questa nostra 'ricchezza' -frutto del nostro lavoro, della nostra fatica e della nostra intelligenza- viene diminuita dalle 'tasse'. In parole povere, destiniamo una parte della nostra ricchezza alla società, per quelle opere e quei servizi che richiedono quantità di tempo, lavoro, persone e capacità che sono fuori dalla portata del singolo individuo. A questo servono le 'tasse'.
 


Per qualche strano motivo... le tasse aumentano....




Ed aumentano ancora... e vediamo la nostra 'ricchezza' diminuire brutalmente.




Ad un certo punto... le tasse sono così alte che assorbono tutta la nostra 'ricchezza' e ci resta appena di che vivere. Non abbiamo più alcun eccesso al nostro fabbisogno.
 


Ma... è incredibile... le tasse aumentano ancora... ora stanno assorbendo TUTTA la nostra ricchezza ed anche una parte del nostro FABBISOGNO personale!!



 
Eppure... non è ancora abbastanza... e le tasse sono ancora di più. Non solo continuano ad assorbire TUTTA la nostra ricchezza, ma assorbono anche una porzione sempre più grande del nostro FABBISOGNO. Ora non riusciamo neanche a sopravvivere. SIAMO ALLA FAME. Eppure lavoriamo, produciamo, otteniamo risultati, la nostra ricchezza è tangibile, ci passa tra le mani ogni stagione.



COM'E' POSSIBILE ESSERE ALLA FAME SE PRODUCIAMO RICCHEZZA? 
Morale : da buon contadino so benissimo di non poter pagare più di quanto eccede il mio fabbisogno. Se 'mi servono' 5 sacchi di patate per vivere ed il raccolto è stato di 8 sacchi, beh... è presto detto: posso pagare 3 sacchi al massimo.
Ma se la grandine  ha rovinato il raccolto... ed il totale dei sacchi è 5... non ho modo di pagare alcunchè. A meno che non voglia / mi piaccia fare la fame.
... Non mi sembra tanto difficile capire le tasse se riesci ad immaginare un esempio concreto e molto semplice. In fin dei conti, è stato Leonardo da Vinci a dire che "Il massimo della sofisticazione è la semplicità".
Mah... !! ... so che neanche gli schiavi facevano la fame. Venivano nutriti abbastanza bene da poter lavorare. Eppure oggi, in questo 'moderno e tecnologico 2014', in Italia, milioni di italiani sono alla fame (= "povertà"). "Milioni" significa almeno 10 città come Udine...

Renzo Arbore diceva "..Meditate gente, meditate...". 
Ma era solo una pubblicità ... e le persone se la sono già dimenticata ...

Felicità
Enzo

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