Il potere è nelle parole

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Mi rende felice scrivere libri. Perdippiù ...ne uccide più la penna che la spada...

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lunedì 9 febbraio 2015

Ancora sull'economia

Anche questa domenica c'era Presa Diretta, con argomento 'la scuola' ed un piccolo servizio, a fine trasmissione, sulla Grecia. Dopo la solita 'lamentopoli' sul 'sistema scuola' inesistente, inefficiente e mangia-soldi (attraverso i concorsi di 'abilitazione' variamente riproposti ad ogni cambio di governo), un servizio con le 'buone nuove' sugli istituti scolastici che funzionano bene e stanno 'al passo coi tempi'. Una bella lezione di economia... se la vogliamo vedere così. Penso che la lezione sia il ... 'capire che "lo Stato" non è capace di produrre economia in nessun settore in cui mette mano'. 
In un modo o nell'altro, l'unico scopo delle varie 'leggi' e delle varie 'riforme', è quello di 'prendere quanti più soldi possibile' dai cittadini. Nel caso della scuola pubblica, dai cittadini 'insegnanti-precari' (costanti, aggiungerei). Eppure, dove i cittadini fanno gruppo e si danno da fare, bastano pochi soldi e le cose funzionano. A dispetto dello Stato inefficiente. Quanto tempo ci vuole per 'sistemare una scuola'? Bellissimo l'esempio di Presa Diretta: UN GIORNO !!!. Cento genitori hanno 'sistemato' un'intera scuola in un giorno. Si sono portati dietro il materiale che serviva (vernici, stucchi, pennelli, intonaci, scale, ecc.), ed hanno 'regalato' il proprio lavoro ai loro figli studenti, ma anche ai figli di chi non ha partecipato. Renzi, da parte dello 'Stato' l'ha chiamato 'belle scuole'. Risultato della legge: zero, o quasi. Tanti soldi 'a pioggia' ma risultati insignificanti. Queste sono le differenze tra "l'economia" e "la politica". E' una differenza molto piccola, e si chiama interesse. Quando una cosa 'ti interessa', la sua 'economia' la fai funzionare. In qualsiasi condizione. Molto semplice. Semplice, non ho scritto 'facile', farei notare.
A fine trasmissione, è stata passata un'intervista al ministro delle finanze greco Yanis Vaourfakis, con la premessa che 'ancor prima della sua messa in onda aveva già scatenato fortissime reazioni'.
Oggi, lunedì, quell'intervista è dappertutto sui siti economico-finanziari ed ho letto 'stupidaggini' di tutti i tipi. La cosa più evidente (che comunque era già stata ampiamente anticipata e prevista, non solo dal sottoscritto) è il dato della borsa italiana: circa -1,75% stamattina. Anche se 'i guru' vogliono far credere che 'il debito pubblico italiano' è sostenibile. La verità è ........ elementare. Un 'debito sostenibile'... diminuisce al  trascorrere del tempo; basta leggere i numeri di un qualsiasi mutuo bancario per capirlo. Ma non conosco nessun Paese (Italia compresa) il cui debito pubblico sia diminuito negli ultimi anni. Elementare: il 'nostro' debito pubblico NON E' sostenibile, ne più ne meno di qualsiasi altro Paese. Probabilmente 'meno' ... visti gli
sprechi, le inefficienze, le pensioni stratosferiche di alcuni, l'ignoranza generale e.... gli itaglioni stessi.
Finisco con una 'piccola verità' di zerohedge.com di ieri: "... And while the Greek "scorched earth" approach would have no doubt succeeded had it taken place three, two or even one year ago, when Europe still had some faint resemblance of an actual market, the difference this time is that by dint of its recently launched QE, which revealed that Germany's staunch "anti money printing " stance was nothing but melodramatic theater all along, it is the ECB that is in charge of every asset class in Europe: from the EUR, to the German Bund, to the Italian BTPs, to the DAX to, well, everything, and neither fundamentals nor non-central bank players matter any more. ... " ("E mentre l'approccio della "terra bruciata" greca sarebbe senza dubbio riuscito se fosse avvenuto tre, due o anche un anno fa, quando l'Europa aveva ancora una vaga somiglianza di un mercato reale, la differenza questa volta è che con la furia del suo Quantitative Easing  recentemente
lanciato -che ha rivelato che la convinta posizione  "anti-stampa di soldi" della Germania non era altro che un teatro melodrammatico per tutto il tempo-  è la BCE che si occupa di tutte le asset class in Europa: dall' Euro, al Bund tedesco, ai BTP italiani, al DAX e fino a -ebbene- tutto il resto. E né i fondamentali né i protagonisti delle banche-non-centrali importano più).

Vale sempre la regola d'oro:
"Chi ha l'oro, fa la regola".

Felicità
Enzo

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