La definizione etimologica di economia è "Arte di reggere bene ed amministare le cose della famiglia e dello Stato - Scienza della produzione, distribuzione e consumo delle ricchezza". Viene, quasi fosse uno scherzo della sorte, dal verbo greco OIKEO (abito, amministro) + NOMOS (regola,legge), da NEMO (distribuisco, reggo, amministro).
Ecco cosa scrivevo oltre due anni fa a proposito della Grecia:
" Intervista - Uscita ordinata Grecia nonsense -Bini Smaghi - fonte: Reuters - 15/06/2012 16:05:28 ....E' impossibile preparare un'uscita "ordinata" di un paese dall'euro. A dirlo, a ridosso dal secondo voto in Grecia, è Lorenzo Bini Smaghi, fino a dicembre 2011 nel consiglio esecutivo della Banca centrale europea. L'ex banchiere centrale, ora docente ad Harvard e presidente di Snam rete gas del gruppo Snam (SRG.MI), .......... "Parlare di orderly exit della Grecia è un nonsense", dice l'economista. "Lo scrivono solo gli accademici quando cercano di essere provocatori a tutti i costi, per essere letti". ... "Io confido nella razionalità delle persone: sarebbe molto costoso per loro e per tutti. Ma alla fine la scelta è della Grecia stessa. L'uscita della Grecia dall'euro sarebbe anche molto difficile da mettere in pratica ... il governo dovrebbe adottare misure di controllo dei flussi di capitale e di esproprio dei risparmi dei propri cittadini, come è avvenuto in Argentina" aggiunge... Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. "
Ecco cosa scrivevo oltre due anni fa a proposito della Grecia:
" Intervista - Uscita ordinata Grecia nonsense -Bini Smaghi - fonte: Reuters - 15/06/2012 16:05:28 ....E' impossibile preparare un'uscita "ordinata" di un paese dall'euro. A dirlo, a ridosso dal secondo voto in Grecia, è Lorenzo Bini Smaghi, fino a dicembre 2011 nel consiglio esecutivo della Banca centrale europea. L'ex banchiere centrale, ora docente ad Harvard e presidente di Snam rete gas del gruppo Snam (SRG.MI), .......... "Parlare di orderly exit della Grecia è un nonsense", dice l'economista. "Lo scrivono solo gli accademici quando cercano di essere provocatori a tutti i costi, per essere letti". ... "Io confido nella razionalità delle persone: sarebbe molto costoso per loro e per tutti. Ma alla fine la scelta è della Grecia stessa. L'uscita della Grecia dall'euro sarebbe anche molto difficile da mettere in pratica ... il governo dovrebbe adottare misure di controllo dei flussi di capitale e di esproprio dei risparmi dei propri cittadini, come è avvenuto in Argentina" aggiunge... Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. "
Oggi invece, un bellissimo articolo su mercato libero :
"Dollaro, yuan , franco svizzero ...tutti in rialzo sull'euro dopo le parole della BCE che bloccano il tentativo dei ministri greci di negoziare una riduzione del debito.... Draghi punta il suo bazooka verso la penisola ellenica e colpisce duro -
La BCE chiude i rubinetti alle banche greche, lasciando aperto solo quello di emergenza. Francoforte ha infatti sospeso la deroga ai requisiti minimi di eleggibilità dei titoli emessi dalla Grecia. Lo ha annunciato la stessa banca in serata dopo il consiglio direttivo. La deroga consentiva alle banche greche di prelevare liquidità dalla BCE fornendo a garanzia titoli di Stato nonostante il Paese non avesse più un rating al livello d'investimento, ma speculativo. Cosa che non potranno più fare.
Doccia gelata in tarda serata per il premier Tsipras e il suo ministro delle Finanze Varoufakis, impegnati in un tour europeo per vincere le resistenze dei leader Ue. «Non è possibile presumere una positiva conclusione del programma» di assistenza europeo, in scadenza a fine mese: così il Consiglio direttivo ha motivato la decisione che rappresenta un duro colpo per il Paese e le sue banche. Il primo giudizio di Francoforte sul programma del nuovo governo greco è dunque negativo. La mossa di Draghi riduce fortemente i margini di manovra di Tsipras nella partita che sta giocando con le istituzioni europee. Gli istituti di credito ellenici dunque non potranno più avere accesso alle regolari aste di finanziamento della Bce, mentre resta in funzione lo strumento di emergenza, chiamato Ela (Emergency Liquidity Assistance) fornito dalla Bce attraverso la banca centrale greca e riservato alle banche che hanno gravi problemi di liquidità. Non c’è dunque un pericolo immediato di insolvenza delle banche ma la loro situazione finanziaria si fa sempre più critica. In assenza di un accordo con la Ue, la Grecia non potrà neppure beneficiare del Quantitative Easing, il piano massiccio di acquisto di titoli di Stato che scatterà in marzo. Si annuncia un crollo del listino greco e per le sue banche dopo il rimbalzo degli ultimi giorni, ma anche per le altre Borse europee. La doccia fredda per Atene arriva al termine di una giornata intensa per il governo ellenico. «Abbiamo avuto un colloquio fruttuoso». Così il ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis, aveva definito il suo colloquio a Francoforte con il presidente della Bce, Mario Draghi, precisando di avergli trasmesso il messaggio che il caso greco non può essere trattato come «business as usual», ovvero come gli altri. «Abbiamo avuto - aveva dichiarato l’esuberante ministro greco - una discussione e uno scambio fruttuosi» e tra noi, aggiunge, «c'è stata un’eccellente linea di comunicazione, che mi ha dato un grande incoraggiamento per il futuro». «La Bce - prosegue il ministro - è anche la banca centrale della Grecia e farà tutto il possibile per aiutare gli stati membri dell'area euro». Il comunicato serale della Bce ha smentito in poche righe il ministro .
Doccia gelata in tarda serata per il premier Tsipras e il suo ministro delle Finanze Varoufakis, impegnati in un tour europeo per vincere le resistenze dei leader Ue. «Non è possibile presumere una positiva conclusione del programma» di assistenza europeo, in scadenza a fine mese: così il Consiglio direttivo ha motivato la decisione che rappresenta un duro colpo per il Paese e le sue banche. Il primo giudizio di Francoforte sul programma del nuovo governo greco è dunque negativo. La mossa di Draghi riduce fortemente i margini di manovra di Tsipras nella partita che sta giocando con le istituzioni europee. Gli istituti di credito ellenici dunque non potranno più avere accesso alle regolari aste di finanziamento della Bce, mentre resta in funzione lo strumento di emergenza, chiamato Ela (Emergency Liquidity Assistance) fornito dalla Bce attraverso la banca centrale greca e riservato alle banche che hanno gravi problemi di liquidità. Non c’è dunque un pericolo immediato di insolvenza delle banche ma la loro situazione finanziaria si fa sempre più critica. In assenza di un accordo con la Ue, la Grecia non potrà neppure beneficiare del Quantitative Easing, il piano massiccio di acquisto di titoli di Stato che scatterà in marzo. Si annuncia un crollo del listino greco e per le sue banche dopo il rimbalzo degli ultimi giorni, ma anche per le altre Borse europee. La doccia fredda per Atene arriva al termine di una giornata intensa per il governo ellenico. «Abbiamo avuto un colloquio fruttuoso». Così il ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis, aveva definito il suo colloquio a Francoforte con il presidente della Bce, Mario Draghi, precisando di avergli trasmesso il messaggio che il caso greco non può essere trattato come «business as usual», ovvero come gli altri. «Abbiamo avuto - aveva dichiarato l’esuberante ministro greco - una discussione e uno scambio fruttuosi» e tra noi, aggiunge, «c'è stata un’eccellente linea di comunicazione, che mi ha dato un grande incoraggiamento per il futuro». «La Bce - prosegue il ministro - è anche la banca centrale della Grecia e farà tutto il possibile per aiutare gli stati membri dell'area euro». Il comunicato serale della Bce ha smentito in poche righe il ministro .
LA GRECIA RIMARRA' SENZA SOLDI ENTRO 20 GIORNI
Unless the 15 billion-euro ($17 billion) limit on short-term borrowing set by Greece’s troika of official creditors is raised, the government may run out of cash on Feb. 25.
(A meno che il limite di 15 miliardi di euro ($ 17 miliardi di dollari) in prestiti a breve termine fissato dalla troika dei creditori ufficiali greci venga rimosso, il governo potrebbe essere a corto di denaro contante il 25 febbraio). "
Unless the 15 billion-euro ($17 billion) limit on short-term borrowing set by Greece’s troika of official creditors is raised, the government may run out of cash on Feb. 25.
(A meno che il limite di 15 miliardi di euro ($ 17 miliardi di dollari) in prestiti a breve termine fissato dalla troika dei creditori ufficiali greci venga rimosso, il governo potrebbe essere a corto di denaro contante il 25 febbraio). "
Ieri sera invece c'era questo, su silverdoctors.com:
" Huge Greek Bank Run Begins Now! Posted on February 4, 2015 by The Doc -
Quite a day today. First off the ECB has decided that it will not fund Greece anymore and that should kick off a huge bank run tomorrow.
(L'enorme Bank Run (corsa agli sportelli) greca inizia ora! Pubblicato il 4 febbraio 2015, The Doc - Che giornata, quella di oggi. Prima di tutto la BCE ha deciso che non finanzierà più la Grecia, il che dovrebbe dare il via ad una grande corsa agli sportelli domani)."
(L'enorme Bank Run (corsa agli sportelli) greca inizia ora! Pubblicato il 4 febbraio 2015, The Doc - Che giornata, quella di oggi. Prima di tutto la BCE ha deciso che non finanzierà più la Grecia, il che dovrebbe dare il via ad una grande corsa agli sportelli domani)."
Eh sì, 'economia' significa innanzitutto PRODUZIONE di ricchezza; solo poi si può amministrare quanto si è prodotto e distribuirlo / consumarlo / usarlo. L'economia viene dalla produzione, non dalle Banche. Vorrei solo ricordare questo, la produzione (di beni e/o servizi) genera l'economia. Le Banche non producono niente. Le Banche si occupano di finanza, cioè di soldi. Al massimo possono dare un servizio all'economia, ma niente di più. E non è affatto facile distinguere questa differenza, perchè non ci viene insegnata a scuola.
Felicità
Enzo
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