Il potere è nelle parole

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Mi rende felice scrivere libri. Perdippiù ...ne uccide più la penna che la spada...

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domenica 17 dicembre 2017

L'età del PIETR-OLIO

In mezzo a tante notizie e tanto bombardamento mediatico, propongo una semplice riflessione che mi è venuta in mente 'collegando i puntini' di informazioni diverse; anche scollegate tra loro.
Seguo con interesse le 'energie rinnovabili' ma il dato di fatto più rilevante è che il nostro pianeta -ahimè- 'funziona' ancora a petrolio, gas e carbone.
Le energie 'alternative' sono ancora troppo piccole. Quelle di origine nucleare, quasi irrilevanti.
Però... però... quel 2% o poco piu di 'fonti di energia nucleare' possono distruggere il 100% del pianeta. Un po' come se il 2% della popolazione che si occupa di agricoltura.... smettesse di alimentare il restante 98%....
La riflessione è sui numeri: un 'insignificante' 2% può 'distruggere' un intero 100%.
Altra riflessione, ... ma questa è sul tempo... quella 4a dimensione di cui gli esseri viventi sono 'poco consci'.
La storia dell'uomo, in generale (diciamo gli ultimi 10mila anni), è un infinitesimo rispetto all'età del pianeta (4,5 miliardi di anni).
(10.000 / 4.500.000.000 x 100 = 0,00022% !!). E' ugualmente infinitesimale se consideriamo gli ultimi 150 milioni di anni di vita del pianeta
(10.000 / 150.000.000 x 100 = 0,0066%). 
 E tutto questo po' po' di numeri solo per far capire che -dal punto di vista del nostro Pianeta- un paio di secoli sono come un battito di ciglia, forse anche di meno.
Il pianeta ha visto nascere e scomparire dinosauri, ere geologiche, vulcani, oceani e continenti interi... ed ha visto nascere ed evolvere anche l'uomo, tra gli altri esseri viventi. Nel tempo di un respiro della Terra.
Il punto è che la Terra sopravviverà all'uomo, ma il contrario è improbabile. E' anche molto probabile che l'uomo, come specie vivente, sia in grado di modificare le condizioni del Pianeta, comprese alcune tra quelle vitali per la sua stessa sopravvivenza.
La Terra se ne frega di Trump e delle emissioni in atmosfera, se ne frega anche dell'uomo. Se l'aria avvelenata uccide gli esseri viventi (e non solo l'uomo...) il Pianeta sopravvive comunque.
La mia considerazione è semplice: l'uomo ha attraversato l'età della pietra, del legno e del ferro. Ha scoperto il fuoco ed inventato la ruota.
Ha scoperto la gravità e l'Universo ed inventato l'energia elettrica.
Tutto questo, durerà quanto l'uomo.
Ma, all'età del petrolio e del carbone, l'uomo potrebbe non sopravvivere. Mi auguro che non succeda. Ma la probabilità che succeda è altissima... semplicemente a causa della scarsa memoria della razza umana.
L'uomo ha già dimenticato Fukushima.... Chernobyl, Hyroshima e Nagasaki... e non vuole vedere i ghiacciai che si sciolgono e la 'febbre' del Pianeta. Sì, la febbre. Il nostro Pianeta ha la febbre.
Proprio come noi, che passando da 36° a 38° non ci sentiamo bene: si tratta di 'febbre'.
Non so quando, ma anche il petrolio, prima o poi, finirà.
Non so nemmeno se lo vedrò quel giorno, ma so che l'età del petrolio finirà. 
Proprio come è finita l'età della pietra. 
Se l'uomo esisterà ancora, le generazioni di allora ci vedranno come trogloditi, stupidi ed ignoranti e si chiederanno:
"possibile che con tutta la tecnologia e le conoscenze di cui disponevano all'epoca, non fossero capaci di sfruttare l'energia solare, le maree, i venti, i fulmini ed i vulcani?
Eppure erano immersi in deserti assolatissimi e caldissimi, circondati da un 70% di acque; ... e sferzati da vento, fulmini ed eruzioni vulcaniche costanti... Possibile?"


Felicità
Enzo

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