Il potere è nelle parole

Il potere è nelle parole
Mi rende felice scrivere libri. Perdippiù ...ne uccide più la penna che la spada...

Cerca nel blog

giovedì 9 novembre 2017

Banana Republic

Quali sono le notizie del giorno? Boh. Trump in Cina? Le borse in ribasso? La Catalogna? I femminicidi? I problemi interni del Pd? Mmmm...
A me, risulta interessante 'archiviare' le notizie e poi tornarci su, col senno del poi. Un po' perchè così facendo la componente 'rabbia' si attutisce ed un po' per controllare gli sviluppi (rispetto alle promesse, magari..).


Verso metà luglio mi arriva via Whatsapp un video del 'solito signore inc...ato' (qui sopra...) e così verifico la notizia. Beh, in rete ho avuto di che farmi rizzare (cadere) i capelli. Me ne restano pochi, ormai...

Alcune cose mi sono rimaste impresse: "Per chiudere gli ospedali si costruiscano gli eliporti".  
E... "..le nuove strutture forniranno la scusa per depotenziare ulteriormente la sanità... e i presidi sanitari..." 
E ancora... "...evitiamo a chi è stato generoso di farsi passare la voglia di esserlo ancora." 
Infine: "... questo è devastante perchè poi la gente non crede più a nulla".
Vorrei far notare le date: la notizia circolava sulla 'stampa' a metà luglio. Le tv nazionali ne hanno parlato a fine settembre. Oltre due mesi dopo. Il massimo dell'attualità.

(Io faccio uguale, ma per ragioni diverse.... vi prego di notare).

In questo post vorrei esplorare la questione del 'non credere più a nulla', nel senso che bisogna piuttosto saper distinguere a cosa credere e a cosa no. Ai politici?  Non ci credo. Per antipatia o altro? No.  E' un lavoro duro. Bisogna mentire costantemente agli elettori per arrivare alla 'poltrona'. 
All'emergenza terremoto? Non ci credo. 
Sono abbastanza grande per aver capito. C'è poco da capire e non ci vuole molto per farlo.
Basta andare su Wikipedia per avere i numeri (se non si hanno gli anni e l'esperienza di averlo vissuto in prima persona).
La realtà è che viviamo in un Paese sismico, in cui ogni 15-20-30 anni arriva un terremoto 'importante' (quelli di bassa intensità sono praticamente costanti, su base annuale o biennale
al massimo).
Bene, calcolando che ci vogliono 30anni per ricostruire un'area terremotata, significa che appena finito di ricostruirne una, ci tocca già la prossima (e non serve fare gesti scaramantici. La realtà è questa). 
Dal punto di vista 'bilancio dello Stato', ci dovrebbe essere un fondo 'perenne' destinato ai danni da terremoto.
Nessun terremoto dovrebbe rappresentare un'emergenza in un Paese 'conscio' della sua sismicità.
E non sono i 'politici' che risolvono i problemi. Il politico parla di burocrazia, fa riunioni a porte chiuse, si preoccupa di chiarire che 'nessun euro è sparito'.... prende decisioni assurde sprecando e sperperando il denaro dei 'contribuenti'.
Decisioni che un comunissimo cittadino con un'istruzione di primo grado (la 5a elementare...) prenderebbe più saggiamente.
Ma si sa, il buon senso è una cosa, l'interesse 'politico' è un'altra. E le necessità dei cittadini... sono irrilevanti di fronte all'interesse politico....
Ma come al solito, quanto espesso qui sopra è assolutamnte sbagliato....


Felicità
Enzo

Nessun commento:

Posta un commento