Il potere è nelle parole

Il potere è nelle parole
Mi rende felice scrivere libri. Perdippiù ...ne uccide più la penna che la spada...

Cerca nel blog

domenica 5 aprile 2015

Pasqua e la scuola


Il ministro Poletti ha 'creato' un motivo di discussione per qualche giorno, per 'dare un po' di pane' ai giornalisti, con la sua frase "Un mese di vacanze va bene. Ma non c’è obbligo di farne tre. Magari uno potrebbe essere passato a fare formazione… I miei figli d’estate sono sempre andati al magazzino della frutta a spostare le casse. Sono
venuti su normali, non sono speciali."

Per prima cosa, mi è venuto in mente che il 'lavoretto estivo' oggi è persino difficile da trovare per i giovani, rispetto a venti o trenta anni fa. E credo anche che tutti i figli 'vengano su' normali. Solo che le 'norme' sono diverse se sei figlio di un dirigente o di un operaio. Tutto qui, niente di speciale. Il mondo funziona così: se il tuo babbo (o la tua mamma) è avvocato, è 'normale' dare una mano in ufficio, durante le vacanze. Se il tuo babbo (o la mamma) fa il cameriere in un ristorante, magari è 'normale' che ti chiamino a dare una mano in alta stagione, d'estate. Spero che questo piccolo esempio sia chiaro per spiegare come si possano intendere 'normali' delle situazioni diverse.
Seconda cosa, l'affermazione di Poletti... è fuorviante per chi non ha termini di paragone. I miei figli hanno studiato per alcuni anni in Francia (sono cresciuti lì....) e ... non hanno mai fatto 3 mesi di vacanze estive. Però... c'è un però. E' una semplice questione di organizzazione. In Francia, la 'distribuzione' dell'impegno scolastico nel corso dell'anno è diversa rispetto a noi. Secondo me è più favorevole per lo studio e per l'apprendimento, e poi... le cose sono organizzate. Il 1° di settembre (o il 2, o il 3, dipende dal calendario) si comincia. Punto. In tutto il Paese lo stesso giorno. Le scuole (dell'obbligo) sono 'a tempo pieno', dalle 8 alle 16. Niente compiti per casa. Il mercoledì , il sabato e la domenica non c'è scuola, si sta a casa. Sì, anche di mercoledì, hai letto bene !! Il 'calendario' scolastico francese, grosso modo è così:

settembre-ottobre : due mesi di scuola
inizio novenbre, ognissanti: due settimane di vacanze.
novembre-dicembre : due mesi di scuola
fine dicembre, natale : due settimane di vacanze.
gennaio-febbraio : due mesi di scuola
fine febbraio, carnevale : due settimane di vacanze
(Per sciare. I ragazzi imparano a sciare in questo periodo dell'anno)
Marzo- aprile : due mesi di scuola
aprile, Pasqua : due settimane di vacanze.
Maggio-giugno : due mesi di scuola
Luglio-agosto : due mesi di vacanze estive
Che c'è da notare? Che ogni due mesi di studio, c'è un periodo di 'riposo' dallo studio. E c'è anche durante la settimana: due giorni di scuola, pausa, altri due giorni di scuola, due giorni di pausa (fine settimana in famiglia). I mercoledì, di solito, si usano per lo sport. I ragazzi 'riempiono' il mercoledì praticando una disciplina sportiva (calcio, basket, tiro con l'arco, judo, danza, karate, atletica leggera). Notare la parola 'disciplina' abbinata allo sport. All'asilo ti insegnano ad andare in bici. Se per quando arrivi alle elementari non hai ancora imparato, fino alla seconda elementare te lo insegnano ancora. Entro il 5° anno di elementari ti insegnano a nuotare.  Che dire? Molto ben organizzato. Studio e riposo sono alternati con regolarità ed andare in bici, sciare e nuotare sono 'materie quasi obbligatorie'.
Da noi, invece, Poletti dice 'una frase' e giù articoloni e polemiche di tutti i tipi. Ma ... ho trovato solo una fonte, dico UNA, che ha citato gli altri Paesi europei per fare un confronto con l'Italia e fornire un'informazione completa (link). Spero che Poletti (ministro del lavoro, ricordiamo) si informi un po' e che aiuti il ministro dell'istruzione (Stefania Giannini, n.d.a.) a 'riorganizzare' il calendario scolastico; magari 'alla francese', che ho sperimentato e che troverei 'buono'.
E per finire? ... Ok, ... Perchè le scuole cominciano a settembre e finiscono a giugno? La risposta l'avevo già data nel mio libro  'Il potere è nelle parole'  al capitolo "Scuola" :
"Sai perchè la scuola comincia in settembre, e finisce con le vacanze dell’ estate? Il perchè è organizzata così, è molto semplice: è un "calendario scolastico agricolo!" Di più di un secolo fa. Cioè, i bambini hanno lezione in mattinata, per poter aiutare i genitori nelle loro attività in pomeriggio. Rispettano le festività religiose come il Natale, Pasqua, Capodanno, Ognissanti, e cosi via, e d’estate non ci sono lezioni: troppo lavoro da sbrigare (in campagna) in questo periodo dell’anno, per  dedicare tempo alla scuola."

Felicità
Enzo

Nessun commento:

Posta un commento