Il potere è nelle parole

Il potere è nelle parole
Mi rende felice scrivere libri. Perdippiù ...ne uccide più la penna che la spada...

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lunedì 24 novembre 2014

Priorità al lavoro

Mi ricollego al post precedente.... Cosa c'entra il lavoro con la storia del vaso? E' una priorità indubbia, è la cosa più importante per gli italiani. Dobbiamo avere un lavoro. Il governo fa bene. Mmmm... Sono stato invaso da 'collegamenti neuronali' molto profondi ultimamente. Forse perchè mi porgo troppe domande. Forse. Il vantaggio però... è che quando ti poni domande, ti arrivano anche le risposte. Ultimamente ho dato un'occhiata al blog di Grillo e "bum", mi è arrivato un cazzotto nello stomaco: "Un lungo periodo di disoccupazione serve per abbassare gli stipendi" c'è scritto sul suo blog.  Altro che 'priorità al lavoro'. La priorità (cioè quella 'vera', quella nascosta) è abbassare gli stipendi. Così torneremo tutti ad avere un 'lavoro'. In cambio della metà dei soldi che siamo (eravamo) abituati apercepire... Leggere l'articolo, poi, richiede del fegato: vomitevoli le 'cose' proposte, 'vomitevoli' i 'compromessi' che si potrebbero attuare....tutto in nome della competitività, naturalmente.
Poi... ho collegato i vari pezzi del puzzle.... I collegamenti sono arrivati da soli, con la storia del vaso (vedi post precedente): il denaro è importante, giusto? Voglio dire, nella vita di ognuno. E' un sasso di quelli grossi, da mettere dentro il vaso. Giusto? Ok. Ma... nel mio libro l'albero dei soldi ho scritto che non è il denaro, la cosa importante... ma la nostra volontà. Giusto? Giustissimo. (Anche) Comprovato da chi possiede cifre a 6 zeri. Ecco qui il 'collegamento neuronale'.

Prima deduzione: se il denaro è una piccolezza, stiamo sbagliando tutti perchè pensiamo di avere un sasso grosso (il denaro) nella nostra vita (e gli dedichiamo uno sproposito di tempo) mentre in realtà si tratta di... sabbia. Sabbia che ci fa 'restare fuori' dalla nostra vita qualche sasso grosso, ma di quelli veri.


Sì, ma... Enzo... stai dicendo una cazzata...il denaro E' una cosa importante nella vita. Come "metti a posto" questa contraddizione? Semplice... con qualche collegamento neuronale nuovo, che spero risulti chiaro anche ad altri. Non è una contraddizione. E' proprio vero: il denaro è una piccolezza, all'interno della nostra vita, è sabbia. Che noi crediamo sia un sasso grosso. Ma il sasso grosso non sono i soldi: i soldi sono il rimedio. Rimedio al problema del debito pubblico italiano (=patto di stabilità europeo, pareggio di bilancio, ecc. ecc.). La causa del problema è il sistema monetario della moneta-debito, e la soluzione del problema è la sovranità monetaria. Il sasso grosso "dentro" la nostra vita (il vaso) dovrebbe essere questo: la sovranità monetaria, non i soldi. Instaurando la sovranità monetaria, la moneta-debito sparisce. Il debito pubblico sparisce. I soldi non sono più il rimedio al problema, ma la piccolezza che sono in realtà. Fine del problema.



Il vero problema di "soldi" che affrontiamo nel corso della vita non è legato al denaro, ma alla sovranità monetaria. Il denaro (che noi consideriamo un sasso grosso) è in realtà solo sabbia. Sabbia che ci riempie la vita (il vaso) e che ci fa lasciar fuori il sasso grosso della sovranità monetaria (che noi consideriamo sabbia). Dopo averci inculcato alla perfezione che lavoro=soldi attraverso i media, ecco che adesso ci vogliono inculcare il lavoro come soluzione del problema. Ma il lavoro sta al livello di rimedio, non di soluzione. E il problema è sempre quello.



E ... ora siamo capaci di mettere ogni cosa al suo posto nella piramide, qualsiasi cosa. Ed anche di capire se si tratta di un rimedio, di un problema, di una causa o di una soluzione. Vogliamo provare di nuovo?



... ora non resta che fare un esercizio del genere per qualsiasi cosa ci propinino i media e verificare per conto nostro, con il nostro buon senso. Sempre gratuito e disponibile.
Riguarda l'immagine in alto: vogliono che lavoriamo in più (più persone), che lavoriamo di più (più ore) e che lavoriamo più a lungo (fino a 80 anni). Perchè? Per pagare 26.000 forestali (inutili) in Sicilia? Mentre il Piemonte ne ha si e no 300? 
Ah... Alfano ha ragione... deve dare un lavoro sicuro (nel settore "pubblico", "statale") a più persone (più voti), che lavorano di più (ore straordinarie), e che lavoreranno più a lungo (per la continuità di voto).

...Per un momento mi ero scordato del "suo" punto di vista. Che è diverso dal mio. In termini ... di lavoro .... naturalmente.
Probabilmente?


Felicità
Enzo                                               

domenica 23 novembre 2014

Il vaso delle priorità

Questa settimana ho ripensato alla storia del vaso, che a volte uso per insegnare. Alcuni dicono che sia stata una lezione sulla gestione del tempo impartita a dei dirigenti. Altri dicono semplicemente che sia stata una lezione universitaria. Per chi non la conoscesse, eccola qua, in quest'ultima versione:
'Un professore di filosofia, pose sulla cattedra un bel vaso di vetro, sui 5 litri di capacità, per intenderci. Disse ai presenti di porre attenzione. Iniziò la lezione riempendo il vaso con dei sassi piuttosto grossi presi dal cassetto della cattedra. Poi chiese "Il vaso è pieno?"  "Sì" risposero gli allievi. Allora, prese dal cassetto degli altri sassi più piccoli e li mise nel vaso, scuotendolo un po' finche questi si intrufolarono negli spazi vuoti dei sassi grossi.  
"Il vaso è pieno?" Chiese di nuovo. "Sì" risposero di nuovo gli studenti. Allora, prese dal cassetto dei piselli e li mise nel vaso, scuotendolo un po' finche questi si intrufolarono negli spazi vuoti lasciati dai sassi, fino all'orlo.
"Il vaso è pieno?" Chiese ancora. "Oh, adesso sì" risposero di nuovo gli studenti. Allora, prese dal cassetto della sabbia e la versò nel vaso, scuotendolo un po' affinchè il vaso si riempisse fino all'orlo.  "Il vaso è pieno?" Chiese di nuovo. "Ooohhhh. Sì" risposero di nuovo gli studenti.
Allora, prese dal cassetto una lattina di birra e la versò nel vaso. "Il vaso è pieno?" Chiese di nuovo. "Sì, definitivamente sì" risposero ancora una volta gli studenti divertiti e curiosi.
"Quale grande verità ci dimostra questo esperimento?" Chiese retoricamente il prof. "La grande verità che quest’esperimento ci dimostra è la seguente: se non si mettono per primi i sassi più grossi all’interno del vaso, non ci si potrà mettere tutto il resto in seguito. Infatti, se riempissimo il vaso nell'ordine inverso, i sassi grossi rimarrebbero fuori. La metafora è che il vaso è la vostra vita, il tempo che avete a disposizione. I sassi grossi sono le cose più importanti di tutte, gli altri sassi sono cose importanti; i piselli sono il contorno, i dettagli, e la sabbia rappresenta le piccolezze, le inezie"
"Quali sono i sassi più grossi nella vostra vita? La vostra salute? La vostra famiglia? ... Ecco, siamo qui per ricordarci l’importanza di mettere per primi i sassi più grossi nella nostra vita, altrimenti rischiamo di non riuscire a fare ciò che conta nel poco tempo che abbiamo a disposizione. Se diamo priorità alle piccolezze (la sabbia) non potremo dedicarci alle cose che per noi sono veramente importanti. Ricordatevi di porvi la domanda: "Quali sono i sassi più grossi nella mia vita?" E poi metteteli per primi nel vostro vaso. Dedicatevi prima di tutto alle cose che contano sul serio. Definite le vostre priorità, tutto il resto è solo sabbia".
"E cosa c'entra la lattina di birra in tutto questo?" Chiese un allievo. "Ottima domanda" rispose il prof.
"Vedete, per quanto sia piena la vostra vita, per quanto siate occupati, c'è sempre spazio e tempo per bere una birra con un amico. Per oggi è tutto". Il prof. salutò e uscì dall'aula...'

Niente di nuovo, spero. Però mi è tornato in mente quanto ho scritto nel mio libro il potere è nelle parole a proposito di una riunione di lavoro: "...in questa ditta sappiamo solo cercare rimedi ai problemi, ma non trovare la causa. E finchè non troviamo e capiamo la causa del problema, ce l’avremo sempre lì, e noi continueremo a porre rimedi invece di dare soluzioni. Soltanto se scopriamo la causa, possiamo definire una soluzione. In questo stiamo commettendo un errore ... il titolare me lo fece ripetere un paio di volte, fino a quando lo capì bene".  
Eh si, mi sono ricordato di aver detto una cosa molto importante quel giorno. Che non è il "problema" la cosa importante. La cosa più importante, in un "problema" ... è la soluzione. E la cosa importante da fare... è scoprire la causa che lo genera... non trovare un "rimedio".


... lo sapevo... e me lo stavo quasi dimenticando. Così, vorrei ricordarlo anche agli altri. Ne riparleremo al prossimo post....

Felicità
Enzo                                               

lunedì 3 novembre 2014

Tempi d'oro


Parecchi eventi sono accaduti ultimamente, le cui cause ed i cui effetti vengono poco spiegati dai media e di cui la massa è completamente all'oscuro. Non è colpa dei media. E' colpa della massa (a cui non importa niente...). Comunque... tra le notizie passate (quasi) sotto silenzio c'è la morte di Christophe Margerie (Chief Executive Officer, cioè direttore generale) della francese Total. Due le cose degne di nota sulla sua morte: qualche mese prima aveva affermato che "anche se il petrolio è quotato in dollari, non c'è nessuna ragione per cui debba essere pagato con quella valuta". E' morto in un inceidente aereo.
In Russia. Il 20 ottobre scorso. Putin ha detto: "Con la morte di Margerie, la Russia ha perso un amico ed un alleato prezioso". Mi sono tornati in mente Saddam e Gheddafi. Ambedue avevano accettato diverse valute, in pagamento per il petrolio. Sono tempi d'oro, per qualcuno. Per esempio per chi compra petrolio. Con tutte le guerre che ci sono in giro per il pianeta, mi chiedo come faccia il petrolio ad essere venduto a prezzi così bassi. La risposta è semplice, ma invito tutti a cercarsela.  Sono tempi d'oro per l' Isis, che nessuno conosceva fino a qualche mese fa e che ora è più famoso di Messi. Sono tempi d'oro per Al Qaeda, di cui nessuno parla più e che può defilarsi senza alcuno scandalo mediatico. Sono tempi d'oro per Junker, che succede a Barroso alla Comunità Europea. 
Sono anche tempi d'oro per la Fed, che può smettere di stampare soldi e far vedere che "mantiene le promesse". Sono tempi d'oro per il Giappone, che -guarda caso- si mette a sampare valanghe di Yen proprio quando la Fed smette di stampare dollari. Sono tempi d'oro per i mercati finanziari, che continuano a galoppare verso l'alto (... non l'Italia, però...) nonostante tutto e tutti. Sono tempi d'oro per gli Svizzeri, che a fine mese avranno un bel referendum proprio sull'oro di loro proprietà, ma che non sta in Svizzera. 
Sono tempi d'oro per la FCA che metterà sul mercato una quota della Ferrari. Sono tempi d'oro perfino per Valentino, che a 35 anni è ancora sul podio insieme ai ventenni. E poi, da appassionato, come non citare i tempi d'oro dell'Aprilia, che vince il campionato superbike nelle moto con un mezzo che fa 10 all'ora più di tutte le giapponesi. E sono tempi d'oro anche per il suo pilota, Silvain Guintoli; francese, 32 anni, padre di quattro figli. 
Un uomo qualunque, che fino a qualche anno fa correva tra mille sacrifici, diventato pilota "ufficiale" quasi per caso; diventato campione del mondo alla faccia di tutti quelli più bravi e blasonati di lui. Ecco, ieri ho visto le due gare cha hanno assegnato il titolo ed ho pensato: è proprio vero che la perseveranza batte tutto il resto, talento compreso. Sì, a saperli vedere ed osservare, sono proprio tempi d'oro, altro che storie. Auguro tempi d'oro a tutti e se così non fosse, basta spostarsi e guardare le cose da un'altra prospettiva, proprio come ho scritto nel mio libro  ...






                                           


Felicità
Enzo