Il potere è nelle parole

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Mi rende felice scrivere libri. Perdippiù ...ne uccide più la penna che la spada...

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giovedì 5 settembre 2013

La guerra , il papa... e Berlusconi.

     
Dopo un mese e mezzo di 'vacanze in 'apnea informativa' mi sembra quasi strano 'tornare' al blog. Un 'blog' è tale proprio perchè non è un 'giornale' e non ha l'obbligo della frequenza... per fortuna! Il tema principale di questi giorni è la (possibile) guerra in Siria con la motivazione dell'uso di armi chimiche da parte del governo siriano: condotta inaccettabile per la comunità internazionale. Che deve fare la guerra alla Siria. E' una 'storia già vista'. Così cerco di esporre qualche riflessione: lo stesso è successo pochi anni or sono con Saddam Hussein e probabilmente adesso sappiamo tutti che il vero motivo era il petrolio ed i petrodollari ad esso legati. Le armi chimiche sono una scusa (sempre) per 'il popolino' e gli adolescenti. Scusate, ma le armi, generalizzando, non sono tutte 'chimiche' ? Napalm, polvere da sparo, plutonio, dinamite... tutta chimica. O no? La realtà è che in gioco ci sono l'energia ed i soldi. La Siria è un 'passaggio obbligato' per oleodotti e gasdotti verso l'Europa (e non solo) e che non ha una Banca Centrale privata (cioè non controllata dalla BIS, Bank for International Settlements). Punto.
La posta in gioco è enorme. Per i produttori di armi, per esempio. Per i Paesi mediorentali che devono/vogliono vendere il proprio petrolio ed il gas ai Paesi europei. Per gli Usa, che perderebbero economicamente sui flussi diretti di petrolio e gas verso l'Europa; senza calcolare eventuali pagamenti in euro al posto dei dollari. E il papa cosa c'entra? Certo, lui è religiosamente 'obbligato' a proclamare un appello di pace, ma ci si può anche chiedere da che parte di interessi stia la Chiesa (il Vaticano sta in Europa...), per esempio.
     
E Berlusconi? Da un punto di vista geo-politico la questione è semplice: al di là delle 'questioni giudiziarie'  (che sono una questione interna),  a livello internazionale Berlusconi ha 'pestato' molti piedi ai 'poteri forti', sia con gli accordi con Gheddafi, sia con gli accordi con Putin. Cos'è successo in Libia è ormai cosa nota, ...e poi non va bene che in Europa si stringano troppi accordi coi russi, 'nemici' storici degli interessi Usa.  Geo-politicamente Berlusconi dà fastidio a molti (fuori dall'Italia, intendiamoci); è una questione di soldi, risorse energetiche e commerci internazionali, tutto qui.
Infine, ogni tanto fa bene anche ripassare la nostra costituzione, vista la gran voglia della nostra classe politica di 'modificarla'.

Felicità e bentornati dalle vacanze a tutti.
Enzo

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