Il potere è nelle parole

Il potere è nelle parole
Mi rende felice scrivere libri. Perdippiù ...ne uccide più la penna che la spada...

Cerca nel blog

lunedì 10 giugno 2013

Due papi e il papa nero

                 
L'elezione di papa Francesco mi aveva fatto tornare alla memoria la canzone dei Pitura Freska 'Papa nero' (1997-credo). Non è detto che il 'nero' sia riferito al colore della pelle... alcuni hanno fatto notare che il 'papa nero' è semplicemente il capo generale dei Gesuiti (ruolo di Bergoglio prima della sua elezione a pontefice) ed il colore è riferito alla tunica scura, non alla pelle. Molte righe sono state pure spese per ricordare le profezie di Nostradamus e del vescovo Malachia a proposito dei papi. 
Profezie e superstizioni legate al 2026 come fine della chiesa cattolica a parte, questo periodo è -storicamente- unico, per la co-esistenza di due papi nello stesso momento, uno 'emerito', ed uno 'sommo pontefice'. E' poi del fine maggio scorso la notizia di un possibile incontro a Roma tra i leader delle tre grandi religioni (Ebraica, Cattolica, Islamica), organizzato da papa Francesco per studiare azioni 'contro' il terrorismo. Al leggerla mi è venuto da sorridere: secondo la teoria degli anti-illuminati, gli ebrei (=illuminati) sarebbero coloro che fomentano l'odio tra i musulmani ed i cattolici in modo che si annientino tra loro.
Forse, la religione, la democrazia, il nome di Dio, la lotta al terrorismo... non sono altro che palliativi per giustificare ignobili azioni di alcuni (Paesi 'ricchi'), verso altri (Paesi 'poveri'). 
Anche il nostro presidente ha incontrato pochi giorni fa papa Francesco in occasione della prima 'visita ufficiale': pare che la chiesa cattolica 'interferirà di meno nelle questioni di politica interna italiana'...
Di pochi giorni prima sono altri commenti di papa Francesco: 
“Il cibo che si butta via è come se fosse rubato dalla mensa di chi è povero. I nostri nonni erano molto attenti a non gettare nulla del cibo preparato, davano il giusto valore alle cose, che va ben al di là di quello economico”. (Forse ti può interessare il post 'Il pane? Va gettato nell'immondizia!').
"Vi esorto a rifiutare la cultura dello scarto che ci rende insensibili”. 
“Cosi le persone vengono scartate, come se fossero rifiuti. Con la Cultura dello scarto, noi, le persone veniamo scartati”. 
“Ciò che domina, quello che comanda, oggi non è l’uomo, è il denaro. I soldi comandano. Dio nostro padre ha dato il compito di custodire la terra non ai soldi, a noi: gli uomini e le donne. Così uomini e donne vengono sacrificati all’idolo del consumo e del guadagno”.
“I drammi di tante persone finiscono per entrare nella normalità. Se una notte di inverno qui in piazza muore una persona... Se in tante parti del mondo ci sono bambini che non hanno da mangiare... Sembra normale. Ma non può essere così. Quello che muore non fa notizia, ma se si abbassano di dieci punti le Borse è una tragedia... Così le persone vengono scartate come se fossero rifiuti. Questa cultura dello scarto tende a diventare mentalità comune”.

Bene, anche il papa si è accorto delle cose più elementari, della prevalenza delle logiche del profitto sopra quelle della vita stessa, del denaro come potere assoluto, come fine e come mezzo... chissà se riuscirà a contribuire a cambiare un poco questa mentalità, sempre più diffusa. Magari attraverso facebook, strumento moderno in mano ad un papa... 'alla mano'.
Felicità
Enzo

Nessun commento:

Posta un commento