Il potere è nelle parole

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Mi rende felice scrivere libri. Perdippiù ...ne uccide più la penna che la spada...

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lunedì 8 luglio 2013

QUALE PRIVACY?

           
Edward Snowden. Il nuovo eroe dopo Julian Assange. E in Italia? Forse Beppe Grillo, ma in oltre vent'anni dei suoi "allarmi gridati a squarciagola" nessuno sembra farci troppo caso. Privacy, Nsa, spionaggio, servizi segreti, intelligence... sono i termini più ricorrenti sul web e nei pochi articoli che "osano" affrontare il tema. Ma restiamo con i piedi per terra ed usiamo il nostro buon senso: cosa vuol dire "privacy"? Il dizionario dicios.com traduce così: 'intimità, vita privata, riserbo, segretezza, solitudine, isolamento, ritiro'. La "vita privata" di ogni individuo dovrebbe essere così: 'privata' (cioè, non pubblica). Ma è così? Dal momento in cui i governi -in generale- spiano e legiferano la 'privacy' dei cittadini... possiamo pensare che la 'realtà quotidiana' superi la 'finzione' del film 'Le vite degli altri'. Libertà? Democrazia? Tutte balle. L'agenzia delle entrate -per legge- ottiene i nostri estratti conto dalle banche. Bella privacy, bella democrazia e bella libertà. Qualsiasi compagnia di assicurazione ha accesso alle nostre informazioni attraverso una 'banca dati' comune. Io, personalmente, non posso accedere ai dati assicurativi -per esempio- di un amico; ma qualsiasi impiegato di una compagnia di assicurazione sì.
Democrazia? Un piccolo esempio: dobbiamo proprio comprare degli aerei militari?
Ok. Compriamo -almeno- quelli prodotti in Europa! O no?
La tav? Si o no? Facciamo un referendum. Questa, sarebbe almeno una parvenza di democrazia. Non c'è nemmeno quella. Libertà? Dov'è se ogni telefonata, mail, sms, vengono intercettati, classificati e registrati? E non mi riferisco alle intercettazioni anti-mafia o a quelle per motivi giustificati. Mi riferisco al modus operandi globalizzato della nostra "era dell'informazione". E le tasse (imposizione fiscale)? Qualcuno, che non ha proprio i soldi per pagarle, fa un mutuo!! Siamo alla follia, alla sottomissione (ed alla paura) più totale.
Nel medioevo, quando il gabelliere passava a riscuotere le tasse..., se non c'era niente da riscuotere... tornava indietro a mani vuote. E la storia dice che ogni qualvolta la tassazione totale entrava nella fascia 41-43%... le teste dei governanti rotolavano.
Probabilmente... mi sbaglio di grosso. 
Felicità
Enzo

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