Se n'è parlato poco, del secolare anniversario della 1a guerra mondiale. Dal 1914 al 2014 è passato un secolo. Un secolo in cui la nostra razza (mankind = la razza umana) ha provocato più morti di quanti la natura e le stesse guerre precedenti abbiano mai provocato. A ricordarmelo in modo indelebile è stato un caro amico, Fabio Benatti (nella foto). Mi ha invitato alla mostra "Oltre i reticolati" (tenutasi a fine luglio nei pressi di S.Pier d'Isonzo - prov. di Gorizia), dove ho potuto ammirare le sue sculture. Stavolta si è proprio superato, nel senso che non ha dedicato una sola opera a questo (triste) anniversario, ma ne ha realizzate ben tre. Riconosco ormai il suo stile da lontano, così come quello di alcuni degli artisti suoi colleghi... però la scultura titolata "Ecce Homo" mi ha proprio sorpreso. Gesù intrappolato in un reticolato; col filo spinato che arriva fino alla testa a formare la corona (di spine). E la mano (di Gesù) che cerca di toglierselo di torno, quel reticolato che sembra continuare il suo cammino per intrappolare qualcun altro...
Sculture a parte (conosco Fabio e so quanto ci vuole per scolpire il legno...), la mia riflessione è andata sulle idee: bisogna pensarle delle opere così!
"Podgora" di Fabio Benatti.
Le opere .... in corso d'opera .....
E il Gesù intrappolato nel 'reticolato' (titolo della mostra) mi è parsa un'idea geniale.
Un altro dettaglio? Il filo spinato usato per la scultura è proprio un 'reticolato dell'epoca'. Conosco quella ruggine. Non è replicabile. Solo il tempo la fa così. Chissà la fatica che ha fatto Fabio per trovarlo.
La cosa più bella? Una foto sul cellulare (di Fabio).
Mentre scolpiva le sue opere (da qualche parte nel silenzio di un prato o di un giardino lontano), ha anche avuto il tempo di fotografare la curiosità dei suoi spettatori : un gallo ed un gruppo di galline che lo osservavano attentamente mentre era all'opera.
Ho capito perchè amo gli animali... Anche loro amano l'arte.
Grazie Fabio, sei un grande.
Enzo
Mentre scolpiva le sue opere (da qualche parte nel silenzio di un prato o di un giardino lontano), ha anche avuto il tempo di fotografare la curiosità dei suoi spettatori : un gallo ed un gruppo di galline che lo osservavano attentamente mentre era all'opera.
Ho capito perchè amo gli animali... Anche loro amano l'arte.
Grazie Fabio, sei un grande.
Enzo