Il potere è nelle parole

Il potere è nelle parole
Mi rende felice scrivere libri. Perdippiù ...ne uccide più la penna che la spada...

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domenica 17 marzo 2013

Ancora su Agorà...

Continuiamo con le 'riflessioni' nate dalla visione di Agorà, raitre, prima serata, 15 marzo... 
- La neo-deputata Anna Ascani commenta che '... la prima giornata è stata pesante... con tutti quei tempi morti... ed i colloqui in mezzo a quei corridoi così enormi...' commenta anche ' ... stando lì dentro si "sente" che il momento è storico... che qualcosa sta cambiando... che è un periodo importante per il Paese...'.

- Interviene un esponente del Comitato NoDebito (Garlaschi, credo) e comincia a parlare del 'fiscal compact', degli impegni europei sottoscritti dall'Italia... del 'pilota automatico' citato dal governatore, anzi presidente, della Banca Centrale Europea Draghi, che ha rassic...   !zac! Tolta la parola ed il collegamento.  (...ma che strano...).

- Dallo studio, dopo uno dei collegamenti con Borgoricco (Pd), commenti sull'imprenditore cha ha sparato al direttore della banca... ' ... non è colpa del direttore della banca se un credito non viene concesso... è il sistema che è così e va cambiato... il direttore non c'entra...  così come i dipendenti di Equitalia non c'entrano... non è loro la colpa... è la struttura... il sistema, che va cambiato...'    
  Personalmente sono d'accordo sul fatto che 'la guerra dei poveri' sia stupida e inutile, nel senso che i veri responsabili sono pressochè 'invisibili', e non porta a niente prendersela con 'gli operai della scrivania'. Però... le notizie di violenza sono quello che fa paura al potere. Il potere teme la violenza delle masse. Il 'potere' conosce la sua debolezza... è una questione di numeri. Ma non di numeri 'monetari'... è una questione di numeri di persone! Basta guardare il film 'La formica Zeta' oppure la foto qui sotto...

- Il conduttore mostra la copertina di un settimanale con la foto di Renzi. Il titolo: " Renzi: io sono pronto".  
  Ma... dico io, non diceva che sarebbe tornato a fare il sindaco e basta?

- Sondaggio tra i cittadini a pieno schermo. Titolo del sondaggio "Quali sono le prime cose che dovrebbe fare il governo?" Risultato delle risposte:
24% Abolire il finanziamento ai partiti
20% Fare la riforma elettorale
20% Ridurre il numero dei parlamentari
19% Attuare misure per la crescita
14% Aiutare i disoccupati
3%  Altro

Riflessione: mentre è chiarissimo cosa chiedono i cittadini... si continua a parlare (in trasmissione... e nei palazzi...) di accordi, di maggioranze, di governabilità, di presidenti... Permettetemi di fare un'analogia: l'Italia è come un'auto in folle, in una discesa di montagna piena di tornanti... con tanto di cartelli segnaletici e catarinfrangenti... e gli occupanti dell'auto, invece di accendere il motore, frenare, sterzare... si azzuffano per decidere chi deve tenere il volante, chi deve azionare il freno a mano, chi deve accendere il motore... mentre l'auto in folle aumenta la velocità ed il primo tornante si avvicina...
Farei notare come il 64% (24+20+20) dei cittadini chiedono... l'esempio! Vogliono che chi governa sia capace di dare l'esempio!! Interessa poco la disoccupazione (14%) e la crescita (19%). Appena un terzo, rispetto al ricevere l'esempio!!!  Qualcuno, in trasmissione ha commentato: '...probabilmente la cosa più importante è l'esempio. Le persone sono convinte che SE i nostri parlamentari RIUSCISSERO a fare le prime tre cose... a dare l'esempio alla Nazione... tutto il resto sarebbe possibile. Le persone riacquisterebbero FIDUCIA nelle istituzioni...' 

...continua al prossimo post...
Felicità
Enzo

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