Il potere è nelle parole

Il potere è nelle parole
Mi rende felice scrivere libri. Perdippiù ...ne uccide più la penna che la spada...

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venerdì 27 gennaio 2012

SAPEVI CHE......

Questa volta prendo spunto da alcuni scambi di mail di questa settimana... a proposito di notizie...nascoste al grande pubblico. A parte la notizia sulla Banca Centrale dell'Ungheria che ho postato qualche giorno fa, me ne è sfuggita una a cui non ho fatto caso, perchè... supponevo che tutti lo sapessero (se lo so io...lo sanno tutti... ci si dice di solito, no?). Ho avuto il privilegio di essere informato in prima persona da un parente che lavora in loco, ma in tv e sui giornali... niente.
(...notare "finanzaonline") scrive: 

Crisi Europea: la Romania protesta dal 18 gennaio contro l’ austerità


E’ si, in  sono in piazza dal 18 gennaio 2012 a protestare contro l’.
Nel 2009 venne aiutata chiedendo in prestito all’ Europa soltanto 20 miliardi di euro per sostenere il debito pubblico, la condizione era però un severo pacchetto di riforme, insomma austerità. Alcuni provvedimenti delle riforme economiche e anti-crisi messe in campo furono: aumento dell’ dal 19% al 24%,  del 25% degli stipendi pubblici,  del 15% delle pensioni, riduzioni di alcuni benefici nelle politiche sociali. Il 18 gennaio 2012 le proteste, non ancora finite, scoppiarono quando il sottosegretario al Ministero della Salute, Raed Arafat a seguito di divergenze e contrasti sulla proposta di riforma e di privatizzazione dei servizi sanitari, fu costretto a dare le dimissioni forzate. La popolazione ha solidarizzato con Arafat e grazie anche alla rete, in poco tempo si sono riversati nelle piazze, dando sfogo ad una rabbia che covava da tempo e che ormai ha raggiunto una soglia critica. Pesa molto anche il fatto che dalle misure di austerità messe in campo, i più abbienti non  ne sono stati colpiti, mentre gli altri che hanno uno stipendio minimo di 158 euro mensili o uno stipendio medio  che non supera i 350, si.
Gridando alla “macelleria sociale” e accusando i governanti di corruzzione, il popolo richiede a gran voce le dimissioni del governo in essere e del Presidente Bacescu, che non sono in grado di vedere realmente quello che succede alla popolazione della Romania. E’ la più grande manifestazione di protesta in Romania degli ultimi anni, a niente è servito tentare di reintegrare al suo posto Arafat da parte del ministro Boc. Sabato, secondo fonti della BBC, ci sono stati scontri e attività violente, il governo ha dichiarato lo stato di emergenza.

Mi sembra strano trovare queste notizie sui siti dedicati alla finanza e non sulle pagine dei quotidiani...soprattutto alla luce del fatto che i rumeni sono un'etnìa molto presente in Italia.

La seconda notizia degna di nota è quest'immagine 

indica le basi militari americane nel mondo. Non credo esista un'altra nazione su questo pianeta che disponga di una simile dotazione di eserciti, basi militari ed uffici d'intelligence.
Ai più non dice molto, forse. Però quest'immagine ha contribuito ad aggiungere un'altra tessera al puzzle della situazione mondiale che piano piano diventa sempre più chiaro nella mia mente.
...ma questo è un altro discorso. Che troviamo nel prossimo post.

Felicità
enzo


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